“Una svolta decisiva per superare la lentezza burocratica che per troppo tempo ha tenuto in ostaggio territori che necessitano di interventi urgenti”
La nuova organizzazione amministrativa del Dicastero (decreto 6 novembre 2019, n. 138, in vigore dal 17/12/2019) prevede due Capi dipartimento, chiamati a coordinare i temi generali focalizzati rispettivamente sugli aspetti di tutela e salvaguardia ambientale e sulle politiche di transizione ecologica e definisce otto Direzioni generali a presidio dei settori di competenza, una delle quali sarà esclusivamente dedicata al risanamento dei Siti di Interesse Nazionale.
Fino ad ora chi si occupava di bonifiche aveva anche la responsabilità del dissesto idrogeologico e della tutela delle acque e depurazione.
I primi 15 Siti d’Interesse Nazionale (SIN), aree fortemente contaminate e bisognose di bonifiche per essere pienamente restituite alla comunità, sono stati istituiti e caratterizzati dal ministero nel 1998. Negli anni queste aree sono cresciute fino a contare 180mila ettari corrispondenti a 57 SIN individuati.
Nel 2013 per tentare di concretizzare e sveltire le operazioni di bonifica alcuni siti sono passati in carico alle Regioni ma i risultati sono stati di scarso successo.
Nell’ultimo anno sono state sbloccate molte situazioni critiche, sono state avviate le bonifiche nella Valle del Sacco, quella del SIN Caffaro a Brescia, e sono stati fatti passi in avanti a Gela, Milazzo, Porto Torres, Augusta e alla Stoppani di Genova.
L’obiettivo della neonata Direzione è quello di superare la lentezza burocratica ancora recentemente resa evidente dalle osservazioni ISPRA comunicate alla commissione Ecomafie lo scorso maggio: sui 41 SIN di competenza del ministero dell’Ambiente, per una superficie totale a terra di 171.268 ettari e a mare di 77.733 ettari, gli interventi di bonifica risultano conclusi solo per il 15% dei suoli e il 12% delle acque sotterranee.
La nuova Direzione si impegna anche ad affiancare i siti da bonificare di competenza delle regioni (SIR) affinché riescano finalmente a procedere.
“Avere al ministero dell’Ambiente una task force dedicata esclusivamente alle bonifiche ci aiuterà a portare a casa i risultati che il Paese e i cittadini attendono ormai da troppo tempo” sono le parole soddisfatte del Ministro Costa.