La prima picconata risale al 17 febbraio scorso, oggi al posto dell’ex “ecomostro” di Portolo, in Val di Non, c’è un magazzino ridimensionato che serve anche da centro polifunzionale per la comunità. Quello che vedete nella foto qui sopra è il vecchio magazzino realizzato negli anni ’50, evidentemente sproporzionato rispetto agli edifici circostanti, un “casone” che saltava subito all’occhio a chiunque si fosse soffermato a guardare il panorama. Il magazzino era di proprietà di Cocea, il consorzio agricolo locale, alto 22 metri, si sviluppava su 5 piani, occupava un sedime di oltre 800 metri quadrati ed aveva un volume di 15.000 metri cubi.
L’operazione è stata vivamente sponsorizzata dall’assessore Daldoss, che ha fatto della demolizione degli ecomostri il suo “cavallo di battaglia”, anche in vista delle elezioni provinciali 2018. L’accordo con Cocea ha permesso di mantenere un magazzino di 680 metri quadrati, in funzione già da settembre, per il periodo della raccolta, completamente realizzato nel piano terra. Il resto dell’edificio, come detto, è a disposizione della comunità con sedi per le associazioni, sale per le riunioni e spazi per l’aggregazione giovanile.