La prossima settimana sarà avviato il cantiere per il secondo lotto dei lavori da parte della Syndial
L’avvio del cantiere lavoro di Syndial per eseguire gli interventi di bonifica sul secondo lotto della Darsena servizi del porto industriale avverrà la prossima settimana.
Una notizia positiva finalmente dopo il lungo periodo di attesa dovuto ai passaggi burocratici cominciati con il completamento della fase di “prequalifica” dei fornitori che hanno partecipato alla gara di appalto.
Ieri mattina l’Autorità di Sistema Portuale “Mare di Sardegna” ha rilasciato alla Syndial l’anticipata occupazione che sarà propedeutica alla concessione demaniale di 4 anni, finalizzata alle opere di bonifica già autorizzate da Comune di Porto Torres e Capitaneria di porto e per altro molto attese da tempo dalla comunità turritana.
Nell’area della Darsena servizi inoltre, che comprende specchi acquei e parte retrostante a terra, operano tre società «che allo stato attuale e già da lungo tempo non hanno più alcun titolo concessorio» e che dovranno necessariamente trovare una collocazione alternativa. Considerando soprattutto l’indifferibilità dei lavori da effettuare da parte dell’azienda di Eni.
L’Adsp, comunque, assicura di essersi attivata per individuare delle soluzione alternative soddisfacenti alle stesse ditte. Nei mesi scorsi era stato il program manager di Syndial per la Sardegna, Filippo Mocciaro, a ricordare i costi degli interventi di bonifica ancora da fare e quelli già sostenuti in precedenza. Ossia una spesa 6 milioni e 800mila euro, con stima di durata lavori in 20 mesi, a cui si aggiungono i 3 milioni e 100mila euro già sostenuti da Syndial per l’esecuzione delle attività preliminari di indagine, di studio e di rimozione e smaltimento delle linee interrate. E dalle analisi svolte da Arpas nell’aprile 2017, aveva aggiunto l’ingegnere di Eni, nell’area della Darsena si era riscontrato valori di qualità dell’aria entro i limiti di legge.
I risultati dell’ultima indagine dell’Agenzia regionale per la protezione ambientale avevano quindi interrotto la serie infinita delle ordinanze sindacali per l’interdizione dall’area della Darsena, emesse per la prima volta otto anni fa, per dare il via all’iter procedurale che si è concluso senza intoppi proprio in questi giorni. Dalla prossima settimana Syndial comincerà quindi gli interventi del secondo lotto, e la priorità riguarderà la rimozione e lo spostamento di alcuni relitti sommersi e semisommersi presenti da anni nei bacini della Darsena.
Si tratta di una attività propedeutica alla successiva installazione della barriera fisica, mediante palancole, e poi sono previste le opere di impermeabilizzazione di fondali e spalle dei due bacini di frontealla stessa Darsena.
Le fasi successive della fase finale vedrà l’installazione dei pozzi di emungimento e delle linee di adduzione acque all’ impianto di trattamento di stabilimento. La durata complessiva dei lavori per i lotti 1 e 2, secondo Eni, è prevista in sedici mesi.