Sequestrate 17 aziende per deposito di rifiuti e/o scarico di acque reflue industriali non autorizzati
“Esprimo il mio apprezzamento per il lavoro sinergico tra il Comando Provinciale dei Carabinieri di Avellino e i Carabinieri Forestali, il Nucleo Operativo Ecologico e il Nucleo Carabinieri Ispettorato Lavoro per il forte impegno profuso nei controlli del distretto conciario di Solofra a contrasto dell’inquinamento ambientale e del lavoro irregolare e a tutela della sicurezza sul lavoro”.
Il ministro dell’Ambiente Sergio Costa commenta così l’operato degli ultimi cinque mesi della task force dei Carabinieri nel distretto conciario di Solofra, in provincia di Avellino, che ha rilevato, nel complesso:
- lo smaltimento o il trattamento di rifiuti speciali non pericolosi, in assenza di autorizzazione;
- l’illecita immissione di scarichi di acque reflue industriali nella rete fognaria pubblica;
- l’attività di stoccaggio di rifiuti in assenza di autorizzazione e con superamento del limite quantitativo e temporale;
- la sussistenza di locali privi di adeguati sistemi per la sicurezza degli operai;
- la presenza di lavoratori non sottoposti a visita medica preventiva.
Nello specifico, per quanto riguarda l’inquinamento ambientale, sono state controllate 35 aziende di cui 17 sono risultate irregolari, con contestuale sequestro e sospensione delle attività per deposito di rifiuti non autorizzato e/o scarico di acque reflue industriali non autorizzato. Tra le numerose verifiche, spicca quella di una ditta la cui titolare è stata ritenuta responsabile di smaltimento illecito di acque reflue industriali, provenienti dal ciclo di lavorazione della propria conceria, nel torrente Solofrana, affluente del Sarno.
“Stiamo lavorando a ritmi serrati per affrontare il problema dell’inquinamento del fiume Sarno – conclude il Ministro Costa – e questa operazione è importantissima. Lo Stato c’è, a tutti i livelli. I cittadini non sono soli”.