I contagi da coronavirus sono rallentati negli ultimi giorni e intanto si inizia a parlare sempre più concretamente della Fase Due. Cioè del riavvio dei lavori considerati “non indispensabili” il cui svolgimento era stato sospeso da marzo.
Tra questi, anche il settore costruzioni e demolizioni ha subito rallentamenti. Ne è un esempio la demolizione della Tangenziale Est di Roma, che dopo una prima fase di avvio era stata bloccata dal Tar, per poi proseguire nei giorni successivi.
Le novità della Fase Due che riguardano cantieri di costruzione e demolizioni
Adesso sembra che l’intenzione sia quella di ripartire, al punto che stanno iniziando a circolare alcune possibili date per la ripartenza, la cosiddetta “Fase Due”. Come riporta Il Sole 24 Ore, è attesa per domani 18 aprile la cabina di regia in cui verranno prese le decisioni riguardo i prossimi giorni. Lombardia e Veneto puntano alla riapertura il 4 maggio, data in cui scadrà l’ultimo decreto sulle misure di contenimento da coronavirus. Ma ci potrebbero essere novità dal 27 aprile, quando potrebbero essere riattivate alcune filiere, tra cui quella della moda e quella delle costruzioni – cantieri, cave e miniere.
La Regione Lombardia sta lavorando al via libera per i cantieri pubblici e privati all’insegna delle 4D: Distanza, Diagnosi, Dispositivi e Digitalizzazione. Tra le ipotesi che riguardano tutta la popolazione, invece, c’è quella di limitare gli spostamenti per chi ha più di 70 anni e meno di 18 anni.