Via libera degli ambasciatori Ue al regolamento sul cosiddetto “effort sharing”, che garantisce la condivisione degli sforzi nazionali per ridurre le emissioni di gas dannosi per l’atmosfera, permettendo così di rispettare l’Accordo di Parigi sul clima.
Gli ambasciatori degli Stati Ue hanno manifestato il proprio supporto all’accordo provvisorio raggiunto il 21 dicembre scorso con il Parlamento europeo. L’intesa riguarda le emissioni in settori che non rientrano nel campo d’applicazione del sistema di scambio di quote (Ets) per il periodo 2021-2030, come l’agricoltura (emissioni diverse dal CO2), l’edilizia la gestione dei rifiuti e i trasporti (tranne quelli aerei e marittimi). Entro il 2030 tali settori dovranno ridurre le loro emissioni del 30% rispetto ai livelli del 2005. Ora la palla passa al Parlamento Ue, che dovrà formalizzare la propria approvazione dell’accordo, così come toccherà fare in un secondo momento anche al Consiglio Ue. Il nuovo regolamento entrerà in vigore 20 giorni dopo la sua pubblicazione nella Gazzetta ufficiale Ue.