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Classificazione rifiuti, approvate dal MITE le Linee guida SNPA

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Il MITE approva le linee guida sulla classificazione dei rifiuti del SNPA che assumono valore vincolante anche rispetto agli “Orientamenti tecnici sulla classificazione dei rifiuti” della Comunicazione della Commissione europea. Meno voci a specchio e più voci assolute pericolose.

È disponibile sul portale del Ministero della transizione ecologica il Decreto n. 47 del 9 agosto 2021 di approvazione delle “Linee guida sulla classificazione dei rifiuti” di cui alla delibera del Consiglio del Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (SNPA) del 18 maggio 2021, n.105, così come integrate dal sotto-paragrafo denominato “3.5.9 – Rifiuti prodotti dal trattamento meccanico/meccanico-biologico dei rifiuti urbani indifferenziati”.

L’approvazione del MITE ai criteri tecnici omogenei per l’espletamento della procedura di classificazione dei rifiuti è rilevante sotto diversi profili, che il portale Tutto Ambiente analizza in modo dettagliato.

Innanzitutto si conferisce definitivo valore normativo alle indicazioni che fino al 2020 avevano semplice natura interpretativa e orientativa. Oggi le linee guida SNPA, nella versione aggiornata del 18 maggio 2021, devono ritenersi giuridicamente vincolanti ai fini della corretta attribuzione dei codici e delle caratteristiche di pericolo dei rifiuti effettuata dal produttore.

In secondo luogo è importante osservare che le linee guida SNPA forniscono la versione commentata dell’elenco europeo dei rifiuti, che parrebbe essere in linea anche con le ultimissime modifiche tra cui: l’eliminazione del CER 07 02 18 relativo agli scarti di gomma, il mutamento dei CER 17.05.05 e 17.05.06 da fanghi di dragaggio in materiale di dragaggio e l’aggiunta del CER 13.04 sugli oli di sentina.

Le Linee guida SNPA si discostano in alcuni punti dai contenuti da un altro importante documento tecnico in tema di classificazione, ossia la Comunicazione della Commissione europea (2018/C 124/01), recante “Orientamenti tecnici sulla classificazione dei rifiuti”. La presenza diversa interpretazione delle Linee guida SNPA rispetto alla Comunicazione è segnalata con la nota (A) e opera consapevolmente nella direzione una semplificazione delle cosiddette “voci assolute pericolose e non pericolose” e “voci a specchio non pericolose e pericolose.

I rifiuti facenti espressamente riferimento alla presenza di amianto, i rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche, i rifiuti sanitari, i farmaci scaduti e ai rifiuti pericolosi la cui descrizione riporta la dicitura “contenenti sostanze pericolose”, ma per i quali non è presente nell’elenco una corrispondente voce non pericolosa (a meno che non si faccia ricorso alla voce generica 99) sono indentificati dalle Linee guida SNPA come rifiuti con voci pericolose assolute, contrassegnate dalla lettera P. L’elenco riduce quindi notevolmente il numero di rifiuti con voci a specchio, con il vantaggio di semplificare e rendere più agevole la classificazione per i produttori dei rifiuti in ambito nazionale.

Gli operatori del settore, fino a oggi, si sono spesso domandati a quale documento fare riferimento, data l’assenza di indicazioni ufficiali e viste le differenze interpretative tra i due elaborati (entrambi giuridicamente non vincolanti, ma acquisiti come riferimento tecnico dalla giurisprudenza delle Corte di Giustizia UE e dalla Cassazione italiana). L’approvazione del MITE pare eliminare ogni dubbio: la corretta attribuzione dei codici e delle caratteristiche di pericolo dei rifiuti deve essere effettuata sulla base di quanto disposto dalle linee guida redatte da SNPA.