Attraverso le sinergie avviate dall’Ufficio del Commissario straordinario insieme al Ministero dell’Ambiente, il 19 novembre, la Struttura di Missione per le Procedure di Infrazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha trasmesso la nota con la quale la Direzione Generale Ambiente della Commissione UE ha comunicato all’Italia la regolarizzazione di altri 3 siti di discarica abusivi (sugli 8 proposti da questa Struttura e 1 presentato dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare).
In tre anni e mezzo (dal 2 dicembre 2014 data di inizio della penalità comminata dalla Corte di Giustizia UE) l’Italia ha bonificato 155 siti, dei 200 iniziali con la conseguente riduzione della sanzione semestrale da € 42.800.000 agli attuali 9.600.000.
Decorsi 4 semestri dalla nomina del Commissario (marzo 2017 – 81 siti affidati) il lavoro fino ad ora svolto, anche con la collaborazione del Ministero dell’Ambiente e della Struttura di Missione delle Infrazioni Comunitarie della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha portato alla fuoriuscita dalla procedura di n. 34 discariche abusive, a cui si aggiungono quindi le 3 bonificate e accolte dalla UE nella richiesta di espunzione dall’infrazione dello scorso 2 giugno 2019, per un totale complessivo di 37 siti. Tutto ciò ha prodotto un risparmio sulla penalità inflitta all’Italia pari a:
- 4^ semestralità: 1 discarica bonificata per un risparmio sulla sanzione pari ad € 400.000 (€ 200.000 ogni semestre),
- 5^ semestralità: 6 discariche bonificate per un risparmio sulla sanzione pari ad € 2.400.000 (€ 1.200.000 ogni semestre),
- 6^ semestralità: 9 discariche bonificate per un risparmio sulla sanzione pari ad pari ad € 3.600.000 (€ 1.800.000 ogni semestre),
- 7^ semestralità: 12 discariche bonificate per un risparmio sulla sanzione pari ad pari ad € 4.800.000 (€ 2.400.000 ogni semestre),
- 8^ semestralità: 6 discariche bonificate per un risparmio sulla sanzione pari ad pari ad € 2.400.000 (€ 1.200.000 ogni semestre),
- 9^ semestralità: 3 discariche bonificate per un risparmio sulla sanzione pari ad pari ad € 1.200.000 (€ 600.000 ogni semestre).
La Sanzione Europea quindi, per gli 81 siti affidati al Commissario Straordinario, si è sviluppata dai € 32.400.000 annui ai € 9.200.000 con un risparmio a dicembre 2019 di € 14.800.000 per ogni anno.
I 3 dossier, approvati in questi giorni, che il 1° giugno 2019 (9^ semestralità) furono inviati a Bruxelles insieme al Ministero dell’Ambiente e alla Struttura di Missione sono:
Per la regione Puglia:
- ASCOLI SATRIANO in provincia di Foggia (FG)
Per la regione Campania:
- SANT’ARSENIO in provincia di Salerno (SA)
Per la regione Calabria:
- REGGIO CALABRIA nell’omonima provincia (RC)
In merito ai restanti 6 siti, pur non essendo contaminati o inquinanti, permangono delle condizioni tecnico procedurali che non permettono attualmente la fuoriuscita dall’ infrazione europea e che saranno perfezionati nella prossima semestralità.
“Velocizzare il recupero ambientale dei siti commissariati nella modalità più consona e corretta è uno degli obiettivi che perseguiamo; appare senza dubbio rilevante lo sprone della Comunità Europea nel risolvere i tanti problemi dei nostri territori, ed è su questa linea, ben definita, che ogni giorno cerchiamo di operare sulle discariche sempre in sinergia con tutti gli attori coinvolti. I risultati sono comunque considerevoli, perché a 30 mesi dalla nomina siamo quasi a metà dell’opera (37 siti su 81), permangono tuttavia ancora molte situazioni da risolvere che ci vedono impegnati quotidianamente. Inoltre la missione sta procedendo applicando la “forza risolutrice” del coordinamento delle azioni ed “organizzatrice” degli Enti coinvolti al “netto” della normativa vigente e possibilmente non causando contenziosi che aumenterebbero solo il tempo della sanzione da corrispondere agli Organi europei> asserisce il Commissario e conclude <Vorrei sottolineare che le 3 discariche fuoriuscite dall’infrazione, per le quali non è più dovuta la sanzione e quindi per le quali l’Italia non pagherà più nessun euro, sono tutte allocate al Sud-Italia, a dimostrazione che i continui sforzi, avviati con ciascun attore sociale, stanno dando i risultati prefissati e il “dispositivo” creato, sta accelerando anche nel Sud-Italia, verso un sistema Paese al passo con gli standard europei. Inoltre il recentissimo D.L. 111/2019 cosiddetto “Decreto Clima”, grazie all’azione del Ministro dell’Ambiente, Sergio Costa e dell’intero Governo, ha previsto l’organizzazione della task-force dell’Arma operante in questa missione potenziandola e prevedendo una Struttura che in futuro anche con diverse tipologie organizzative possa essere di ausilio nel risanamento dei territori inquinati dalle discariche abusive o comunque non messe in sicurezza”.