Passo avanti significativo per la bonifica delle aree ex Sin/Sir di Massa-Carrara con l’avvio delle indagini e del monitoraggio delle acque della falda apuana nell’area. Sarà Sogesid (la società “in house” del Ministero dell’Ambiente che svolge il ruolo di soggetto attuatore dell’intervento) a dirigere le operazioni di indagine.
Le indagini nelle aree ex Sin/Sir permetteranno di raccogliere gli elementi indispensabili per definire l’attuale stato qualitativo della falda e individuare le sorgenti di contaminazione pregresse, oltre a quelle eventualmente ancora attive, e consentire la progettazione e realizzazione dei necessari interventi di bonifica.
L’annuncio è stato fatto dal presidente della Regione Enrico Rossi insieme all’assessore all’ambiente Federica Fratoni, in una conferenza stampa alla quale hanno partecipato rappresentanti di Sogesid e i sindaci di Massa e Carrara.
L’incontro è avvenuto al termine di un confronto sulle aree da bonificare con rappresentanti del Ministero dell’Ambiente, le autorità cittadine di Massa e Carrara, i sindacati, le imprese e le associazioni locali. Nei prossimi giorni sarà fissato invece un incontro sul territorio per informare e coinvolgere i cittadini rispetto alle attività in corso.
La gara per l’assegnazione delle attività di indagine della falda si è conclusa con l’affidamento a un’associazione di imprese (l’ATI è costituita da TB Teseco Bonifiche srl, Palma Services srl, Biochemie Lab srl e Aquale sprl) che partirà già nelle prossime ore con il primo monitoraggio sulla falda, per definire gli obiettivi di riqualificazione ambientale propedeutici alla successiva fase di progettazione degli interventi di risanamento.
Nella prima fase, della durata di un mese, le attività interesseranno il rilevamento e campionamento di 260 punti d’acqua (pozzi e piezometri): su 147 di questi verranno eseguite analisi chimiche ambientali.
Una seconda fase riguarderà i 40 punti ritenuti maggiormente critici da sottoporre a nuovo campionamento. Questo studio idrogeologico, oltre alle aree industriali ricomprese nel perimetro della Zona Industriale Apuana, riguarderà anche tutte le aree residenziali limitrofe, confinanti o interconnesse all’ex polo chimico industriale apuano che sono o possono essere state esposte a rischio di inquinamento, tra cui le località Partaccia, Bondano, Casone, Ricortola, Marina di Massa, Alteta, Tinelli, Castagnola di sotto, Codupino, Marina di Carrara, Avenza, Murlungo e Nazzano.
L’Accordo di Programma del settembre 2016, in corso di attuazione, e quello del maggio 2018, recentemente siglato, hanno individuato le risorse necessarie, pari complessivamente a circa 25.5 milioni di euro e definito il percorso di attuazione dell’insieme di interventi che si concluderà con la definitiva bonifica della falda del SIN/SIR di Massa Carrara.
La Regione Toscana sta partecipando al finanziamento dei due Accordi con 3,5 milioni di euro di risorse proprie (2 milioni per il primo e 1,5 milioni per il secondo), e con altre, 200.000 euro, specificatamente assegnate ad ARPAT. La Regione ha la responsabilità della attuazione degli accordi, anche attraverso la partecipazione, assieme al ministero dell’Ambiente, al Comune di Massa e dal Comune di Carrara, ad una Cabina di regia a cui, con il supporto degli altri enti interessati (ARPAT, Azienda USL Toscana Nord Ovest e Gaia spa), è affidata la supervisione delle varie attività.