Pubblicato da ISPRA “Lo stato delle bonifiche dei siti contaminati in Italia: secondo rapporto sui dati regionali” che illustra e analizza i dati relativi ai procedimenti di bonifica aggiornati al 31.12.2020.
I dati sono stati ricavati da MOSAICO il database nazionale sui procedimenti di bonifica, popolato da SNPA, dalle Regioni e Province Autonome, nel quale sono censiti tutti i procedimenti in corso (16.199) e quelli conclusi (18.823).
Nel rapporto sono analizzati gli stati di avanzamento del procedimento e lo stato di contaminazione dei siti con procedimenti in corso, le modalità di chiusura di quelli conclusi, l’età dei procedimenti e la loro durata. Sono esaminati altresì i tipi di procedura adottati a norma di legge, i soggetti titolari del procedimento e la distribuzione territoriale dei procedimenti. Infine non manca uno sguardo all’approccio europeo sui siti contaminati e una sezione divulgativa per chi non ha familiarità con la tematica della gestione dei siti contaminati.
Alcune elaborazioni confermano quanto già emerso nel primo rapporto con particolare riferimento all’esigenza di indagare i motivi per i quali numerosi procedimenti risultano congelati in uno stadio preliminare del procedimento, individuare soluzioni, eventualmente anche normative, che sblocchino tali situazioni per abbattere il carico amministrativo in capo alle autorità competenti, indagare, ed eventualmente gestire, gli eventuali carichi ambientali connessi. Un ulteriore elemento di conferma è l’esigenza di implementare i dati di superficie amministrativa e tecnica ad oggi disponibili in maniera disomogenea sul territorio nazionale.
Le informazioni oggetto di raccolta per la prima volta con MOSAICO hanno permesso di effettuare analisi che, adeguatamente corroborate nelle prossime edizioni del rapporto sulla base di dati più omogenei e 185 consolidati, consentiranno di rappresentare le criticità ed i punti di forza delle procedure previste ad oggi dalla norma indirizzando eventuali interventi anche normativi.
I contenuti delle prossime edizioni del rapporto rifletteranno gli avanzamenti nel popolamento delle varie sezioni di MOSAICO sia in termini di qualità, omogeneità ed affidabilità dei dati alla base delle elaborazioni sia in termini di nuove informazioni e di conseguenza possibilità di nuove valutazioni.
L’obiettivo generale di garantire dati consolidati e omogenei a livello nazionale, attraverso il popolamento delle varie sezioni di MOSAICO, viene perseguito in maniera progressiva secondo un ordine di priorità definito in maniera condivisa con tutti i soggetti coinvolti nell’alimentazione del database (ISPRA, ARPA/APPA, Regioni e Province Autonome).
In questo senso le prime priorità sono quelle di garantire l’aggiornamento dei dati su tutto il territorio nazionale, colmando il gap informativo al 31-12-2020 e assicurare un quadro completo a livello nazionale attraverso l’acquisizione dei dati relativi ai procedimenti ricadenti in aree SIN.
Tra gli obiettivi futuri ci sono quelli di ridurre il numero di procedimenti con tipo del procedimento valorizzato con “non specificato Dlgs152/06” (al momento il 27% dei procedimenti) al fine di definire meglio la distribuzione dei tipi di procedimento previsti dalle norme vigenti, aumentare la conoscenza del dato di superficie con particolare riferimento ai procedimenti Focus in corso, acquisire informazioni di maggiore dettaglio per i siti orfani finanziati dai programmi afferenti al PNRR ed avviare su un sottoinsieme di procedimenti l’alimentazione delle sezioni relative a tecnologie di bonifica e relativi costi per effettuare preliminari valutazioni circa il loro censimento e monitoraggio.
Il tutto con un metodo di lavoro progressivo e selettivo, tenendo presente che l’attività è energivora dal punto di vista del personale di Regioni/Province Autonome/Agenzie Regionali e Provinciali per la Protezione dell’Ambiente/ISPRA. Sono, infatti, necessarie risorse per l’acquisizione e la sistematizzazione delle informazioni richieste da MOSAICO (esperti di procedimenti di bonifica, tecnici ambientali,
informatici).
È necessario, quindi, un cambio di passo per l’acquisizione delle informazioni minimizzando l’impatto in termini di risorse per la Pubblica Amministrazione (ad esempio mediante la compilazione a carico dei proponenti, l’introduzione di specifica normativa regionale e/o nazionale). Il passaggio culturale delle anagrafi regionali da mero adempimento di legge a strumento operativo di monitoraggio e supporto alle decisioni potrà dare una svolta, da un lato nella valorizzazione del patrimonio informativo, dall’altro nell’investimento di tempo e risorse al fine di individuare strumenti volti al miglioramento quali-quantitativo dei dati e alle loro modalità di acquisizione.