Nel corso del tavolo istituzionale del Cis svoltosi oggi a Taranto è stato fatto anche il punto sulle bonifiche di competenza dell’Ilva in amministrazione straordinaria. Ad illustrare lo stato di avanzamento dei progetti ci ha pensato l’avvocato Antonio Lupo, uno dei tre commissari nominati due mesi fa dopo le dimissioni del terzetto Gnudi-Laghi-Carrubba
Ex cava Amastuola
Tra le cosiddette “aree escluse”, ovvero quelle che non rientrano nella cessione del gruppo Ilva ad ArcelorMittal, vi è la cava Amastuola. Nata come cava per l’estrazione del calcare, ha una superficie di 130 ettari. Il progetto per riqualificarla prevede la creazione di: 1) un parco per la biosfera di 50 ettari sul modello di un analogo progetto già realizzato in Cornovaglia; 2) la realizzazione di un parco fotovoltaico da 30megawatt sui restanti 80 ettari. Il parco, il cui completamento richiederà 3 anni, dovrebbe costare 160 milioni di euro e portare ad introiti nell’ordine dei 10 milioni all’anno.
Ex cava Cementir
Per la bonifica di questo sito si è deciso di procedere attraverso un’azione di capping e mediante il posizionamento di un diaframma tra la superficie inquinata e la falda. Il costo dell’intervento è pari a 7,5 milioni di euro. Al momento sono al vaglio due opzioni per il trattamento del percolato: la prima prevede la sua estrazione e lo smaltimento in una struttura abilitata che avrebbe un costo di 200mila euro per 4 anni; la seconda – che l’Ilva in amministrazione straordinaria preferirebbe – contempla la realizzazione ex novo di un impianto di trattamento del percolato del costo di 500mila euro.
Ex cava Due Mari
Anche qui si procederà attraverso un intervento di capping. L’avanzamento dei lavori è pari al 50%. La prima metà ha visto l’esecuzione delle opere di sbancamento e impermeabilizzazione tramite argilla. Per la metà dei lavori rimanenti serviranno 805mila euro annui. Al momento sono in corso le operazioni propedeutiche all’indizione della gara d’appalto.
Collinette ecologiche
Il dato nuovo emerso durante la riunione è quello relativo alle operazioni che Ilva in as svolgerà di concerto con Arpa. La società è pronta ad effettuare un piano di campionamenti, ma l’agenzia regionale ha suggerito di individuare preventivamente i punti sensibili da monitorare. Per questo dovrebbe a breve fornire ad Ilva una mappa completa degli stessi che la società utilizzerà per procedere con il proprio ordine di esecuzione e quindi l’affidamento a terzi delle operazioni.
Su questo tema, Di Maio ha chiesto di accelerare anche in virtù della riapertura delle scuole. Inoltre il vicepremier ha fatto sapere di voler organizzare un focus tematico sul tema delle bonifiche che dovrà trovare spazio in una riunione separata rispetto al tavolo istituzionale del Cis. Molto probabilmente si terrà prima della sua prossima venuta a Taranto prevista per il 20 febbraio.
Infine, a tutti i soggetti che, a vario titolo, si occupano di bonifiche (Ilva, Commissario per le bonifiche, ministero dell’Ambiente) Di Maio ha chiesto maggiore coordinamento e un dialogo sempre più intenso per lo scambio di informazioni determinanti rispetto al successo dei lavori che si stanno eseguendo o si dovranno eseguire.