Area ex Ticosa, pubblicato il bando per l’intervento di bonifica della “cella 3”. Entro fine marzo andranno presentate le offerte. Obiettivo è quello di rispettare il cronoprogramma realizzato dagli uffici e far partire i lavori non oltre il primo novembre del 2020 e chiudere, salvo imprevisti, entro la fine del 2021, con l’intento di riuscire ad anticipare il tutto per la fine dell’estate.
Una notizia a lungo attesa per poter immaginare la rinascita – lenta, va detto – della zona un tempo occupata dall’ex tintostamperia. Ma in ogni caso adesso ci sono delle date certe. Come detto, il 30 marzo sarà il termine ultimo per il deposito delle offerte e il giorno dopo avverrà l’apertura delle buste in Comune in seduta pubblica.
Il valore dell’appalto è di 4 milioni e 300mila euro. A creare slittamenti e ritardi potrebbero essere da una parte le condizioni meteo e dall’altra eventuali ricorsi nella fase di affidamento dei lavori da eseguire (ci saranno infatti a disposizione 30 giorni dall’assegnazione per eventuali ricorsi).
Restano subordinati all’intervento di bonifica i posti auto che saranno realizzati davanti all’edificio della Santarella, l’ex centrale termica della tintostamperia devastata da un incendio nel 2016 e i cui accessi sono poi stati murati per impedire l’ingresso a sbandati e senzatetto, cosa che avveniva molto spesso. Si tratta di un intervento molto atteso dai comaschi, che da tempo chiedono la realizzazione di un parcheggio nell’area dell’ex Ticosa che potrebbe rappresentare una boccata d’ossigeno per la viabilità cittadina.
Tornando ai dettagli dell’operazione Ticosa, agli oltre 4 milioni di euro di valore totale stimato dell’appalto, va aggiunto un altro milione – arrivando così a un costo complessivo che si aggira sui 5 milioni e 400mila euro – per una serie di spese previste per ulteriori adempimenti come, ad esempio, la cifra di 161mila euro alla voce “imprevisti”, altri 30mila euro per il collaudo finale e in corso d’opera e ulteriori 30mila euro, sole per citare alcune cifre, per le analisi dell’Arpa.
«Si tratta di un bando europeo che adotterà il criterio del minor prezzo», ha detto il responsabile del procedimento, l’ingegnere Luca Baccaro. Oggetto dell’intervento è la famosa porzione di terreno denominata “cella 3”, ovvero 4.800 metri quadrati che devono ancora essere ripuliti dagli inquinanti.
Decisamente lungo l’elenco degli interventi che andranno realizzati in questa porzione della Ticosa. Innanzitutto, dopo l’allestimento del cantiere, si procederà con la pulizia della zona e la rimozione dei teli posati per coprire i terreni parzialmente già sbancati della cella 3. Poi si entrerà nel vivo con la raccolta del materiale contenente amianto. A seguire partirà il monitoraggio ambientale e poi via alla parte conclusiva, ovvero il trasporto e lo smaltimento di quanto raccolto per arriverà al collaudo delle aree.