Conferenza stampa del commissario Floro Flores per spiegare lo stato dei lavori nell’area ex industriale e rispondere alle voci critiche che denunciano un presunto immobilismo sulle bonifiche del sito di Bagnoli.
Una “narrazione” diversa e fondata sui dati, è quella che auspica Francesco Floro Flores, commissario di governo per la bonifica ambientale e la rigenerazione urbana del Sin di Bagnoli-Coroglio. Una narrazione che parte da quanto è stato fatto, rende noto lo stato dell’arte dei lavori in corso e guarda al futuro.
I fondi a disposizione, quelli che mancano
Flores è partito spiegando quanto fatto dal suo insediamento a oggi. Nel 2018 trovò le aree sotto sequestro della magistratura e un fondo di 71 milioni per una bonifica da appaltare a un singolo soggetto. “Adesso è stata divisa in lotti a seconda delle tipologie di lavori necessari, i terreni sono stati dissequestrati, e sono stati resi disponibili – grazie all’ex ministra Barbara Lezzi – 320 ulteriori milioni”.
La bonifica di Bagnoli può contare su una disponibilità finanziaria di 400 milioni di euro, sufficiente per i prossimi due anni. “Per arrivare al termine ne servono altri 700 per i quali sono in corso contatti con la struttura del ministro Carfagna per verificare come reperirli. A quel punto avremmo tutti i fondi necessari per completare Bagnoli nella sua interezza” afferma Floro Flores. Il Recovery plan? “È un’opportunità che sto caldeggiando, ma siamo in ritardo, il 15 aprile dovremmo presentare i documenti. Altrimenti dobbiamo guardare ai fondi della Comunità europea”.
Approvato il Praru, terminata la ex Morgan, Eternit in corso
Nel frattempo: è stato approvato il Praru, è terminata la bonifica dei cumuli ex Morgan, è in corso la bonifica Eternit, e entro l’anno si provvederà a bonificare la zona delle “fondiarie” utile anche affinché Città della Scienza arretri la sua ricostruzione non a ridosso del mare. Inoltre è stata recepita la richiesta dei comitati locali di corsi di formazione “per l’inserimento di giovani e meno giovani affinché possano lavorare per le società che vinceranno le gare“.
Concorso di idee, a breve i vincitori
Tra qualche settimana si potrà anche conoscere il vincitore del concorso di idee istituito per la Bagnoli futura: ovvero la progettazione di quanto verrà costruito nel Sin bonificato. Floro Flores ha parlato anche di tempistiche. “La chiusura delle bonifiche è prevista per il 2023, ma stiamo facendo uno sforzo congiunto per anticipare la data al 2022“.
La colmata a mare
Flores si è infine pronunciato sulla rimozione della colmata a mare, uno dei simboli delle battaglie ambientaliste nell’ambito della bonifica dell’ex area siderurgica. “La legge attualmente ci impone di rimuoverla, ma una volta finite le bonifiche di terra, nel 2022, credo che una riflessione andrà fatta. La colmata non inquina, è statica, e potrebbe essere più rischioso per l’ambiente rimuoverla che tenerla lì. Oltre ai costi ingenti per toglierla, ben 141 milioni di euro”.
Il commisario apre quindi a nuovi scenari: “La rimozione è figlia di una concezione vecchia di bonifica, oggi gli esperti la pensano diversamente. Dal punto di vista ambientale ci sono più rischi a rimuoverla. Per tutelarci dal fatto che l’eliminazione della colmata non inquini di nuovo, occorre costruire delle opere infrastrutturali così complesse e costose che poi alla fine diventa Impossibile. Ora così com’è invece è statica e non inquina. Oggi come oggi possiamo dire che la colmata non dà fastidio, rovina la linea di costa e va eliminata per legge. Detto questo ci sono tutta una serie di considerazioni da fare, ma solo acquisendo la giusta credibilità si può anche discutere di lasciare lì la colmata. Intanto facciamo tutto quello che c’è da fare poi si vedrà, quando saremo arrivati al 2022 con le bonifiche fatte. È un problema che ci si porrà prima di arrivare al mare. Mare, arenili e colmata sono un unicum da affrontare insieme”.