L’industria dell’auto è a un punto di svolta: tra il 2020 e il 2025 vivrà una nuova fase in cui i veicoli elettrici (ibridi, mild hybrid con sistemi a 48 volt, ibridi elettrici plug-in ed elettrici a batteria) aumenteranno le loro quote di mercato e le case auto dovranno rispettare gli standard, sempre più severi, in termini di efficienza ed emissioni, incentivando soprattutto le vendite di veicoli diversi da quelli a combustione interna. E’ quanto emerge dal report “Electric Car Tipping Point” elaborato da The Boston Consulting Group.
Secondo lo studio, dopo il 2025 le vendite dei veicoli elettrici, in particolare quelli a batteria, aumenteranno grazie al calo dei prezzi delle batterie e alla crescente domanda dei consumatori basata sul Total Cost of Ownership (Tco). L’adozione di veicoli elettrici per la mobilità condivisa accelererà perché il loro chilometraggio più elevato si trasformerà in un ritorno più veloce dell’investimento. Con il procedere della transizione, i motori a combustione interna passeranno dal 96% della quota di mercato di oggi a metà dei veicoli nel 2030.
Fino al 2020, continua lo studio, grazie ai miglioramenti tecnologici dei motori a combustione interna, nei mercati più grandi l’industria riuscirà a rispettare gli standard di emissione. In Europa avverrà il più grande cambiamento: qui i motori diesel passeranno dal 48% del mercato nel 2016 al 36% nel 2020, a causa dei costi, sempre più elevati, necessari per rispettare gli standard di emissioni di ossido nitroso e biossido di azoto.
Nuovi trend di consumo spingeranno inoltre i compratori a esplorare forme meno costose di veicoli elettrici. Allo stesso tempo, il costo delle batterie – l’elemento più influente in termini di Tco per veicoli ibridi plug-in e a batteria – sta diminuendo oltre le previsioni. Secondo Boston Consulting Group, il costo delle batterie per kilowattora scenderà nella fascia tra 80 e 105 dollari entro il 2025 e tra 70 e 90 dollari entro il 2030.
La curva di adozione dei veicoli elettrici varia nei diversi mercati, a seconda del TCO, che riflette fattori come il costo del veicolo, il chilometraggio e il prezzo del gas e dell’elettricità. Oggi è la Cina il mercato principale per i veicoli elettrici, perché il chilometraggio elevato e i costi bassi dell’elettricità contribuiscono a garantire Tco favorevoli per i consumatori.
In Europa, il costo elevato dell’elettricità e il basso chilometraggio (rispetto a Cina e Usa) continueranno a incentivare la scelta di motori tradizionali fino al 2025. A seguire, il mercato si suddividerà equamente tra le varie tipologie di macchine elettriche, con il 17% delle quote ai veicoli a batteria e un 33% collettivo alle ibride entro il 2030. Negli Stati Uniti il costo basso dei combustibili porterà a risultati simili. In Giappone, prevede lo studio, spopoleranno gli ibridi, con una quota di mercato collettiva del 55% entro il 2030.
La crescita del car sharing, in particolare con l’avvento delle auto a guida autonoma, avrà un impatto significativo sull’adozione dei veicoli ibridi ed elettrici. Qui infatti saranno più sensibili i vantaggi del passaggio all’elettrico, in particolare per le taxi e le auto condivise.