“Mesi fa avevamo annunciato possibili attacchi al centro nevralgico del petrolio mondiale, l’Arabia Saudita. Questo è avvenuto colpendo una delle raffinerie più grandi al Mondo, quella della Saudi Aramco (compagnia petrolifera di Stato) in Arabia Saudita, feudo della famiglia bin Salman con oltre 10, 7 milioni di barili al giorno di produzione”.
“Attaccando i centri strategici del greggio internazionale – aveva dichiarato mesi fa il Presidente di FederPetroli Italia – Michele Marsiglia – saremo esposti ad una crisi a cui neanche i mercati internazionali saranno preparati”.
Continua Marsiglia “Hanno colpito il Medio Oriente, hanno colpito quello che per decenni è stata un ‘zona franca del greggio’ intoccabile da tutti e baricentro da dove partono i primi segnali per le quotazioni petrolifere sui mercati internazionali. Dobbiamo solo osservare, non abbiamo nessun metodo ad oggi di valutazione in un Medio Oriente imprevedibile. Se la Libia fino a qualche giorno fa è stato il problema centrale, oggi con questo attacco si mettono in discussione le tratte del petrolio internazionale”.