Una prima bozza del dl Ambiente contiene le novità che il governo vorrebbe introdurre per provare a mettere in atto la svolta ‘green’ annunciata nelle scorse settimane. Si va dal bonus di 2mila euro per chi decide di rottamare una vecchia auto agli sconti per l’acquisto di prodotti alimentari sfusi, ovvero non imballati in confezioni di plastica
La svolta ‘verde’ promessa dal governo e dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, inizia a vedere la luce. Sotto forma del decreto legge Ambiente che prevede una serie di incentivi e bonus per indurre i consumatori, e non solo, a ridurre le emissioni attraverso determinati acquisti. C’è, tra le novità contenute nella prima bozza del decreto, un bonus da 2mila per chi rottama l’auto. Ci sono i tagli agli incentivi per le attività inquietanti. Così come c’è uno sconto per l’acquisto dei prodotti non contenuti dentro involucri di plastica.
Uno degli incentivi più significativi è quello per la rottamazione: vale solamente per chi ha la residenza nelle città metropolitane e per le auto fino alla classe euro 4. Il bonus dovrebbe valere per cinque anni e la cifra spettante può essere utilizzata per acquistare abbonamenti al trasporto pubblico locale e regionale e per la sharing mobility con veicoli elettrici o comunque a zero emissioni. E può essere sfruttato anche dai familiari conviventi.
Gli incentivi al trasporto scolastico sostenibile
Altra novità è il trasporto scolastico sostenibile: viene prevista la creazione di un fondo per il servizio di scuolabus con poche emissioni per le scuole dell’infanzia, primaria, secondaria di primo grado, sia comunali che statali. Ma, anche in questo caso, varrà solo per le città metropolitane. Lo stanziamento previsto è di 10 milioni di euro l’anno. Per le famiglie che scelgono lo scuolabus green, inoltre, sono previste detrazioni fino a 250 euro sulle spese effettuate.
Gli sconti sui prodotti senza imballaggio
Altro importante sconto che riguarda da vicino tutti i consumatori è quello sui saponi e sui prodotti alimentari sfusi, ovvero non imballati in confezioni di plastica. Nel decreto si legge: “Al fine di ridurre la produzione di imballaggi per i beni alimentari e prodotti detergenti, per gli anni 2020, 2021 e 2022 è riconosciuto un contributo pari al 20% del costi di acquisto di prodotti sfusi e alla spina, privi di imballaggi primari o secondari”. Lo sconto sarà diretto per gli acquirenti, mentre per i venditori sarà sotto forma di credito d’imposta, con un limite di 10 milioni l’anno.
Le altre misure del dl Ambiente
Nella bozza del decreto vengono contenuti anche altri incentivi e altre misure riguardanti, per esempio, il trasporto a domicilio dei prodotti. Che consiste, in un credito d’imposta per gli esercenti che svolgono servizio di trasporto a domicilio per la vendita di prodotti, pari allo sconto applicato al consumatore: uno sconto che può arrivare al massimo al 20% del costo del servizio. Lo sconto è poi detraibile dal consumatore al 100%. Ancora, si va avanti con la spending review delle spese fiscali dannose per l’ambiente: dal 2020 verranno ridotte quelle presenti nel catalogo dei sussidi ambientalmente dannosi. Una riduzione “pari almeno al 10%” dal 2020, per arrivare al loro totale annullamento entro il 2040.