“Spento da l 1994 , l’AFO 3 verrà completamente demolito in due fasi per evitare qualsiasi interferenza tra i cantieri. Al suo posto verrà installato un impianto di trattamento acque reflue che sarà dedicato agli AFO 1, 2 e 4”. È solo un passaggio della nota inviata dall’ufficio stampa di Arcelor Mittal che garantisce impegno e continuità per “fare di Taranto il polo siderurgico tecnologicamente più avanzato e sostenibile d’Europa”.
L’azienda comunica che sono partiti i lavori di demolizione dell’Altoforno 3 dello stabilimento di Taranto. “Le operazioni, previste nel Piano Ambientale, prevedono la sua completa demolizione: al posto dell’AFO 3 verrà installato un impianto di trattamento acque reflue che sarà dedicato agli AFO 1, 2 e 4 e sarà progettato in linea con le BAT ( Best Available Technique) e con tutte le normative vigenti. Le attività per la realizzazione dell’impianto partiranno il prossimo settembre e saranno ultimate entro giugno 2020. Spento da l 1994 , l’AFO 3 verrà completamente demolito in due fasi per evitare qualsiasi interferenza tra i cantieri. La prima fase, che è partita da qualche giorno, riguarda lo smontaggio della parte superiore dell’AFO e di tutta la struttura in calcestruzzo che si trova sul lato Est, dove verrà costruito l’impianto di depurazione. Tutte queste operazioni saranno completate entro il prossimo mese di agosto. La seconda fase, da realizzare entro aprile 2022, riguarderà invece la demolizione della parte inferiore dell’AFO che comprende, tra le diverse strutture, principalmente gli scambiatori di calore Cowper e l’intero piano di colata”.
Arcelor Mittal Italia garantisce che continuerà “a impegnarsi con serietà per rispettare tutti i termini previsti dal Piano Ambientale: obiettivo, fare di Taranto il polo siderurgico tecnologicamente più avanzato e sostenibile d’Europa”.