Con il decreto del 7 novembre 2017, il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del mare, in accordo con il Ministero dello Sviluppo economico, hanno approvato lo statuto del Consorzio nazionale per la gestione, raccolta e trattamento degli oli minerali usati.
Il Consorzio è aperto alla partecipazione di tutti gli operatori nel rispetto dei principi di trasparenza, di non discriminazione, di non distorsione della concorrenza, di libera circolazione e di massimo rendimento possibile, garantendo la gestione degli oli minerali usati da avviare in via prioritaria alla rigenerazione tesa alla produzione di oli base.
Il Consorzio ha personalità giuridica di diritto privato, non ha fine di lucro, ed è disciplinato, per tutto ciò che non è regolato dal presente statuto, dalle norme contenute agli articoli 2602 e seguenti del codice civile.
Gli oggetti e le finalità del consorzio sono definite dall’art. 3, in base al quale:
- Promuove la sensibilizzazione dell’opinione pubblica sulle tematiche della raccolta attraverso campagne di comunicazione per il conseguimento dell’oggetto consortile;
- Assicura e incentiva la raccolta degli oli usati ritirandoli dai detentori e dalle imprese autorizzate;
- Espleta direttamente l’attività di raccolta degli oli usati dai detentori che ne facciano richiesta nelle aree in cui la raccolta risulti difficoltosa o economicamente svantaggiosa ovvero nel caso in cui nessuna impresa di rigenerazione ne faccia richiesta;
- Seleziona gli oli usati raccolti ai fini della loro corretta eliminazione tramite rigenerazione, combustione o smaltimento;
- Persegue e incentiva lo studio, la sperimentazione e la realizzazione di nuovi processi di trattamento e di impiego alternativi, conducendo studi, attività di ricerca e analisi finalizzati a ottimizzare e a rendere piu’ efficiente il ciclo delle attività di gestione degli oli usati;
- Svolge attività di formazione, attraverso corsi, seminari, convegni, su tutti gli aspetti concernenti la gestione degli oli usati;
- Cede gli oli usati rigenerabili raccolti alle imprese di rigenerazione che ne facciano richiesta;
- Assicura l’avvio alla combustione dell’olio usato non rigenerabile e lo smaltimento dell’olio usato non riutilizzabile nel rispetto delle disposizioni contro l’inquinamento.
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