Sarà demolito il vecchio inceneritore di Scarlino: al suo posto sorgerà un polo di gestione rifiuti, in ottica di economia circolare, con quattro moderni impianti per un investimento da 150 milioni di euro da parte di Iren Ambiente Spa. Il Consiglio comunale di Scarlino ieri ha approvato la presa d’atto del progetto di Iren e l’impegno al recepimento della variante urbanistica contestuale alla chiusura positiva della conferenza dei servizi.
“Si conclude dopo anni la vicenda dell’inceneritore di Scarlino ed entriamo in una nuova fase che si fonda sull’economia circolare. È un momento importante per ciò che questo progetto rappresenta per il nostro territorio” ha dichiarato l’assessore all’Urbanistica, Cesare Spinelli.
Il primo passo sarà la demolizione del vecchio impianto di incenerimento e la bonifica del sito, poi inizieranno gli investimenti per circa 150 mln di euro sui nuovi impianti, destinati a valorizzare circa 300mila tonnellate di rifiuti l’anno.
- Un impianto per il riciclo del legno trasformerà 110mila ton/a di rifiuti derivanti da mobilio, demolizioni e imballaggi in 750mila pallet per il trasporto di merci e 135mila metri cubi di blocchetti distanziatori per pallet.
- Un impianto per riciclo di pulper (scarti del riciclo della carta) e plasmix (plastiche eterogenee difficili) con tecnologia I.Blu smaltirà 90mila ton/a di rifiuti in ingresso per produrre circa 65mila ton/anno di polimeri termoplastici.
- Un impianto di trattamento fanghi mediante carbonizzazione idrotermale (Htc) trasformerà 100mila ton/a di fanghi di depurazione e Forsu (l’organico della raccolta differenziata) in bio-carbone utilizzabile sia come combustibile, sia come materia prima in altri cicli industriali, sia come fertilizzante.
- Completerà il polo un impianto di depurazione delle acque del processo industriale (108mila tonnellate/anno) e di percolato.