“Siamo molto orgogliosi di aver acquisito un’altra referenza di rilievo nel mercato nord americano per quanto concerne il riciclaggio di plastica. Il progetto di recupero del PET della CarbonLITE segue i due mega impianti che AMUT ha fornito a UNIFI, a Reidsville, North Carolina, e a PETSTAR Coca-Cola in Messico” – afferma Piergianni Milani, Presidente di AMUT GROUP.
Il nuovo impianto di riciclaggio di CarbonLITE, situato a Dallas, in Texas, è, come previsto, operativo da settembre 2017. La linea di lavaggio siglata AMUT rappresenta una tecnologia d’avanguardia nel suo genere ed è la seconda di queste dimensioni ad essere installata negli USA, in grado cioè di processare più di 5.500 kg/h di PET di altissima qualità proveniente da balle di post consumo.
Il Sig. Leon Farhanick, Presidente della CarbonLITE, commenta “Sono molto contento della qualità, della puntualità e del livello tecnologico. Ed è per questo che tra i molti fornitori con cui abbiamo collaborato per questo progetto, AMUT è tra quelli che ci ha soddisfatto di più”.
Questo impianto conta un’area di più di 23.000 m², processa annualmente circa 46.000 tonnellate di bottiglie di plastica, raggiungendo le 6 ton/h (il sito di Dallas farà così raddoppiare all’azienda la produzione annuale di PET ad uso alimentare) e permette la trasformazione di bottiglie di plastica di postconsumo di PET in resina, scaglie e granuli che possono essere riutilizzati per produrre nuove bottiglie e altri prodotti sostenibili.
“La CarbonLITE ha una pluriennale esperienza in questo campo e ha scelto AMUT come principale fornitore per l’impianto di Dallas proprio per fronteggiare le nuove sfide che il mercato sempre propone. Abbiamo incluso il nostro brevettato De-Labeller e l’unità di pre-lavaggio delle bottiglie” dice Anthony Georges, Presidente di AMUT NORTH AMERICA.
Georges sottolinea inoltre che il De-Labeller AMUT si è aggiudicato nel 2017 il prestigioso PLASTIC RECYCLING INNOVATION AWARD promosso dalla APR (Association of Plastic Recyclers).
“Quando si trattano balle di bottiglie miste si devono rilevare e rimuovere i contenitori di non-PET e i colorati prima del loro ingresso nel processo di lavaggio finale – prosegue Georges – “utilizzando un’unità doppio stadio, effettuiamo con il primo De-Labeller un’azione di pulizia a secco per rimuovere la maggior parte delle etichette retraibili, mentre con il secondo svolgiamo un’azione di prelavaggio ad acqua sulle bottiglie intere per ridurre gli effetti antiusura delle lame dei mulini.
La nostra tecnologia reimpiega nel ciclo, dopo averla filtrata, l’acqua usata durante il processo di lavaggio delle scaglie, riducendo così i consumi di acqua pulita ma garantendo allo stesso tempo una massima eliminazione dello sporco e dei residui di etichette rimasti”.
Punto cruciale della tecnologia AMUT è che le bottiglie rimangono intatte attraverso il processo di lavaggio e non vengono minimamente danneggiate, facilitando così l’azione di smistamento del non-PET e del colorato dal PET trasparente. Le bottiglie di PET trasparente proseguiranno quindi il percorso per la successiva fase di lavaggio. La fornitura AMUT include anche il sistema di macinazione per trasformare le bottiglie in scaglie, insieme alla coppia di friction washer (brevettati) e alle due macchine di ultima generazione che effettuano una separazione per flottazione e che permettono di catturare i tappi. Anche quest’ultimi, una volta isolati, potranno essere successivamente valorizzati.
L’intero processo è studiato per incrementare la qualità delle scaglie PET trasparente per
soddisfare gli esigenti requisiti delle applicazione Bottle-to-Bottle, ottimizzando il valore di ogni balla e riducendo i costi di funzionamento, il consumo di acqua, di energia e di detergenti.