Via Vecchia Cavallino, finita spesso al centro della cronaca locale grazie anche alle segnalazioni continue dei cittadini, stava per essere finalmente ripulita dai rifiuti accumulati negli anni che avevano trasformato la complanare di Via Vecchia Lizzanello in una discarica a cielo aperto, in un “parco della monnezza” come l’avevano soprannominata alcuni residenti, stanchi di dover convivere con il degrado.
I lavori di bonifica che avrebbero ridato ‘dignità’ alla zona, però, dovranno essere sospesi. Il motivo? Il ritrovamento di una ingente quantità di amianto che richiede una nuova caratterizzazione e l’impegno di ulteriori risorse.
In una settimana, di spazzatura ne è stata raccolta tanta. L’area è stata sgomberata da rifiuti di ogni genere: ingombranti, elettronici, vetro, materiale plastico e di risulta, solo per fare un esempio. Tutti depositati in un luogo diventato una brutta cartolina per la città e il Salento. Durante le operazioni, però, sono state individuate delle quantità di amianto che hanno imposto uno stop “forzato”.
«In pochi giorni – dichiara l’assessore all’Ambiente Carlo Mignone – siamo riusciti a raccogliere una grande quantità di rifiuti che, negli anni, hanno reso Via vecchia Cavallino un luogo di degrado e una vera e propria emergenza ambientale per la città. Durante i lavori, abbiamo recuperato del materiale utile che ci consentirà di individuare chi ha abbandonato illegalmente i propri rifiuti e denunciarlo. Purtroppo, oggi ci ritroviamo a sospendere i lavori, a causa dell’amianto rinvenuto, che è già stato messo in sicurezza nell’attesa che, la ditta che individueremo, possa recuperarlo e smaltirlo correttamente. Siamo certi di poter riprendere in tempi strettissimi le attività di bonifica».
La consegna dei lavori per la caratterizzazione, raccolta e trasporto dei rifiuti presenti nella mega discarica abusiva è avvenuta lo scorso 29 gennaio ed è stata possibile grazie ad uno stanziamento di circa 60mila euro, deliberato dalla giunta precedente e rimasto non impiegato.