Sono state approvate, dalla Giunta del Friuli Venezia Giulia, su proposta dell’assessore all’Ambiente Sara Vito, le linee d’indirizzo per la Programmazione 2018-2020 dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente (Arpa Fvg) e, con lo stesso provvedimento, è stato determinato in 21,5 milioni di euro lo stanziamento dedicato all’Agenzia per l’elaborazione dei documenti di programmazione per il 2018.
“Il documento approvato oggi – ha commentato Vito – dà continuità agli indirizzi dettati per il triennio 2017-2019, definisce il quadro di riferimento per lo sviluppo dell’attività di Arpa Fvg e per l’elaborazione dei relativi documenti di programmazione”.
Lo stanziamento, rispetto ai 22,1 milioni del 2017, è ridotto del 2,7 per cento considerando che l’Agenzia concorre con il pareggio di bilancio agli obiettivi di finanza pubblica regionali.
“Le risorse necessarie al funzionamento dell’Agenzia per il 2018 sono state leggermente ridotte – ha spiegato Vito – ma garantiranno di mantenere il livello quali-quantitativo delle attività di protezione e controllo ambientali e di prevenzione igienico sanitaria svolte da Arpa sul territorio regionale. La riduzione della spesa concorre al rispetto degli obiettivi di finanza pubblica da parte della Regione”.
Nel dettaglio, le linee di indirizzo individuano i ‘focus’ per la programmazione dell’Agenzia per il periodo 2018-2020, le attività di supporto tecnico a priorità regionali rientranti nel Catalogo nazionale dei servizi del sistema nazionale per le protezione dell’ambiente (Snpa) e le attività di supporto tecnico a priorità regionali non rientranti nel Catalogo.
“Fra le azioni strategiche – ha aggiunto Vito – rientrano la prosecuzione delle attività di controllo e di supporto alle autorità per gli aspetti connessi all’autorizzazione integrata ambientale (Aia) e alle bonifiche e allo sviluppo industriale della Ferriera di Servola, lo sviluppo del modello di analisi integrata dei dati ambientali e sanitari proposto nel 2016 estendendo gli approfondimenti a tutta l’area del Monfalconese, inserendo in particolare le pressioni più significative individuate nei piani di monitoraggio oltre che le conclusione della mappatura dei manufatti contenenti amianto, la valutazione dei dati, la progressiva estensione sul territorio regionale del progetto di mappatura di amianto e radioattività con utilizzo del telerilevamento”.
Altri focus attengono al tema degli inquinanti emergenti, con il consolidamento delle attività di monitoraggio e l’estensione della ricerca anche alle acque superficiali; ai cambiamenti climatici approfondendo e integrando la conoscenza sugli stessi e sull’impatto sul territorio e sui settori socio-economici del Friuli Venezia Giulia, coordinando il Tavolo tecnico costituito con università ed enti di ricerca.
Vito ha ricordato, in sintesi, il fulcro delle attività di Arpa ovvero il monitoraggio ambientale, il controllo e la vigilanza dell’impatto dei fattori di pressione sulle matrici ambientali e sulla salute della popolazione, il supporto tecnico ai procedimenti autorizzatori di competenza della Regione e degli enti locali, nonché il contributo scientifico nella definizione di obiettivi e di piani di azione per il recupero o il miglioramento dello stato qualitativo e quantitativo delle risorse naturali.
“Oltre al supporto nelle funzioni amministrative che presidiano l’ambiente – ha chiarito Vito – l’Agenzia svolge un’attività tecnica e di laboratorio finalizzata ai controlli sanitari di competenza dei dipartimenti della Prevenzione delle aziende per l’assistenza sanitaria”.
Ulteriori interventi previsti dalle linee d’indirizzo interessano le iniziative in tema di educazione ambientale e di sostenibilità. Infine, fra le azioni non rientranti nel catalogo dei servizi e delle prestazioni, è inserito il supporto tecnico scientifico all’attuazione del piano energetico regionale (Per) e all’aggiornamento dei dati relativi alla prevenzione della produzione dei rifiuti.