Fallita l’esperienza dei Commissari straordinari, nominati per far fronte allo stato critico della depurazione in Italia (e alle procedure d’infrazione relative alla violazione della disciplina europea in materia di acque reflue) “l’attività dei Commissari nominati sarà ridotta in capo a un unico Commissario straordinario per la realizzazione e l’adeguamento dei sistemi di collettamento, fognatura e depurazione degli agglomerati urbani oggetto delle due infrazioni”. Così il ministro dell’ambiente Gian Luca Galletti, ieri in audizione in Commissione Bilancio.
Il Commissario unico, “dotato dei necessari poteri straordinari ed acceleratori, dovrà dedicarsi in via esclusiva alla realizzazione degli interventi e, pertanto, è previsto che gli venga riconosciuto un compenso a carico delle risorse (Fondo Sviluppo e Coesione, risorse statali ed in parte regionali, nonché corrispettivo di tariffa) già stanziate per la realizzazione di tutti gli interventi in questione“ aggiunge Galletti “A ciò si aggiunge il supporto di una segreteria tecnica (composta da un massimo di 6 esperti) dei cui oneri si farà carico il ministero dell’ambiente”.
Il Commissario unico sarà nominato entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore del decreto legge, con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, sentiti i Presidenti delle Regioni interessate (Abruzzo, Calabria, Campania, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Puglia, Sicilia, Valle d’Aosta, Veneto), e resterà in carica per un triennio. “Al Commissario unico sarà corrisposto un compenso costituito da una parte fissa che non potrà superare 50 mila euro annui e una parte variabile, nella misura massima di 50 mila euro annui, strettamente correlata al raggiungimento degli obiettivi e al rispetto dei tempi di realizzazione degli interventi“ continua Galletti “In ragione di ciò l’impegno finanziario massimo complessivo, per la durata dell’incarico triennale, è quantificabile nella misura massima di euro 300.000 a valere sulle risorse assegnate per la realizzazione degli interventi”. I Commissari straordinari “cesseranno dal proprio incarico a far data dal decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri”.