A quasi un anno dal subentro del ministero dell’Ambiente nelle attività di competenza dell’ex struttura commissariale, tutti gli interventi di bonifica nel Sito di interesse nazionale di Bussi sul Tirino, in provincia di Pescara, hanno registrato una significativa accelerazione. Il rinnovato spirito di collaborazione con Regione e Comuni interessati, oltre al supporto di strutture tecniche quali Ispra, Arta e Istituto Superiore di Sanità, ha permesso di intervenire sui principali punti critici del sito. Per quanto riguarda l’espletamento della gara per la progettazione esecutiva e lo svolgimento dei lavori di bonifica delle aree esterne Solvay (discariche 2A e 2B e aree limitrofe), con l’accordo di programma dello scorso maggio tra il Ministero, la Regione Abruzzo, il Comune di Bussi e Solvay, è stato sancito il passaggio delle aree oggetto di gara dall’azienda al Comune, subordinatamente alla copertura integrale, da parte della Regione Abruzzo, delle somme relative all’attuazione degli interventi non coperte dalla contabilità speciale, che ammonta a un miliardo e 500 milioni. Solvay, da parte sua, prosegue sul fronte delle misure di prevenzione concordate con le amministrazioni centrali e locali e con gli enti tecnico-scientifici: tra queste la copertura superficiale delle aree e il trattamento delle acque sotterranee.
E’ stato inoltre ridefiinito, con decreto del ministro Galletti, il perimetro del Sin: è stata cosi esclusa un’area di 28 mila metri quadri, acquisita dal Comune e destinata ad attività di reindustrializzazione. Per quanto riguarda l’area Tre Monti, il ministero ha chiesto a Edison di presentare entro il 15 ottobre il progetto dell’intervento di bonifica insieme agli esiti delle indagini eseguite. L’azienda sta nel frattempo proseguendo ulteiorri misure di prevenzione e integrando le indagini ambientali necessarie alla progettazione dell’intervento di bonifica. Anche per quanto riguarda Pian d’Orta (ex Montecatini), è stato richiesto a Edison di presentare entro il 15 ottobre il progetto di bonifica insieme ai risultati delle indagini ambientali eseguite.
Relativamente alla centrale termoelettrica di Bussi, è stata disposta la chiusura del procedimento sulla matrice suolo. Per le acque sotterranee, sono state adottate misure di prevenzione la cui efficacia è monitorata da Arta. Per quanto concerne l’area della stazione ferroviaria con le zone limitrofe e l’area Isagro, la conferenza di servizi decisoria del 30 novembre 2016 ha approvato il piano di caratterizzazione. Sull’area società chimica Bussi (ex Solvay), a seguito di un incontro tra ministero, Ispra, Iss, Solvay Spa e Società chimica Bussi Spa, gli enti hanno chiesto alle società di proseguire le attività di
monitoraggio, garantire l’efficacia e l’efficienza delle misure di prevenzione adottate e concludere quelle previste: l’implementazione dei sistemi di emungimento delle acque di falda per le aree interne e a valle dello stabilimento industriale.
Inoltre, la Provincia di Pescara è stata sollecitata a concludere le attività di individuazione dei responsabili della contaminazione. Nel corso dell’incontro del 14 giugno scorso, il cui verbale è consultabile sul sito del ministero, la Provincia ha dichiarato che sono state completate le indagini e che è in via di formulazione l’atto conclusivo sulle aree esterne allo stabilimento di Bussi.