Crocco, in collaborazione con Granarolo, ha stretto un accordo per ridurre e neutralizzare le emissioni CO2 equivalenti grazie alla realizzazione del primo studio scientifico della Carbon Footprint del packaging lungo tutto il ciclo di vita. Lo studio nasce a seguito di un accordo volontario con il Ministero dell’Ambiente. La collaborazione prevede anche un progetto di Corporate Social Responsability più ampio coinvolgendo alcune scuole della Val d’Agno (Vicenza) e del Bolognese
Crocco S.p.A., azienda leader nella produzione di imballaggi flessibili in plastica, e Granarolo fanno rete con un accordo di filiera all’insegna dell’innovazione sostenibile.
Lo fanno a partire da un approfondito studio scientifico – condotto da Crocco attraverso un accordo volontario con il Ministero dell’Ambiente – che ha calcolato l’impronta ambientale del packaging (film termoretraibile) lungo tutto il suo ciclo di vita, dalla produzione all’utilizzo, al fine vita, con l’obiettivo di efficientare la progettazione sostenibile degli imballaggi – attraverso azioni di riduzione del peso e di messa a punto di nuovi materiali meno impattanti – e di mettere a disposizione delle aziende clienti uno strumento per neutralizzare le emissioni di gas serra nella fase di estrazione delle materie prime, di produzione e di trasporto del packaging.
Per quanto riguarda il film plastico termoretraibile – per intenderci, l’imballaggio utilizzato per confezionare le bottiglie in PET o le lattine in alluminio – le emissioni generate da 1 kg di film sono pari a 5,31 kg CO2 equivalente. La maggiore incidenza dell’impronta è attribuita alle fasi di acquisizione delle materie prime (50%), al post consumo (27%) e alla fase di produzione (16%). L’utilizzo e il trasporto contribuiscono invece in maniera marginale (rispettivamente: 6 e 1%).
Le emissioni generate dalla produzione di film termoretraibile che Crocco ha fornito a Granarolo nel 2017 – ovvero al solo processo di fornitura del film, quindi dall’estrazione delle materie prime alla distribuzione compresa – sono pari a 1.748 tonnellate CO2 equivalenti. Queste emissioni sono state neutralizzate attraverso l’acquisto di carbon credits Gold Standard, certificato da un ente terzo indipendente (Energyway).
Le emissioni neutralizzate sono equivalenti a 3.100 viaggi di un camion che trasporta 20 tonnellate di prodotto e percorre i 170km che separano la sede Crocco di Cornedo Vicentino da quella di Granarolo a Bologna, e all’accensione 24 ore al giorno e 7 giorni su 7 di quasi 27.000 lampadine LED da 11,5 watt per un anno intero.
“Quella con Granarolo è solo un primo esempio di green partnership che vorremmo estendere anche ad altre aziende del largo consumo” ha commentato Renato Zelcher, Amministratore Delegato di Crocco. “La collaborazione rappresenta un nuovo modo di intendere il rapporto tra fornitore e cliente, creando un accordo di filiera per innovare non solo i prodotti ma anche le modalità di creazione del valore, attraverso un patto comune per rendere migliore l’ambiente”.
“Sostenibilità vuol dire meno acqua, meno emissioni, meno plastica, meno diserbanti, più diritti per chi lavora, più trasparenza sull’origine. Molto può fare l’industria, molto spetta alla parte agricola, rivendicando il ruolo di impresa viva ed utile. Agli agricoltori, agli allevatori compete mettere a punto nuove competenze, producendo con più efficienza e meglio prodotti più salubri ed in armonia con l’ambiente ed il territorio, all’industria dare valore alle materie prime responsabilmente, alla distribuzione e ai consumatori, giovani e meno giovani, farsi carico, per quanto di competenza, di scelte più responsabili”, ha commentato Gianpiero Calzolari, Presidente di Granarolo S.p.A. “Benvenute dunque iniziative sinergiche che vanno in questa direzione come quella promossa da Crocco”.
Il percorso intrapreso da Crocco e Granarolo prevede anche un progetto di responsabilità sociale più ampio, con un programma dedicato alle classi delle scuole secondarie di primo grado per educare le giovani generazioni al tema della riduzione e della compensazione delle emissioni di gas climalteranti e ai principi dell’economia circolare.
L’intervento ideato dalle due aziende è articolato in cinque giornate e prevede, tra gli altri argomenti, un’introduzione all’utilizzo dell’energia, un focus sul risparmio energetico e sui consumi, un’analisi delle bollette energetiche delle scuole. È prevista, infine, l’illustrazione dei cicli produttivi della plastica (Crocco) e dei prodotti alimentari (Granarolo).
Il progetto partirà nelle scuole dei territori dove sono radicate le due aziende: la Val d’Agno, in provincia di Vicenza, e la provincia di Bologna.