Completate le operazioni di strip out, i primi di marzo inizierà la demolizione vera e propria dell’edificio
Sono iniziate le demolizioni del Centro Servizi di Bergamo, il grande edificio del Ministero delle Finanze, mai completato, che sorge tra i Comuni di Azzano e Orio al Serio. Si tratta di un complesso da 20 mila metri quadri, incompiuto da oltre 28 anni, costato 100 miliardi di lire, progettato come archivio per ospitare i modelli 730 e 740 cartacei dell’intera Lombardia. Un piano reso inutile dalla digitalizzazione delle pratiche.
I lavori partono dopo un lungo e complesso iter amministrativo, promosso dal Comune di Bergamo e dal gruppo Vitali Spa, che ha acquisito l’edificio, oltre che da A2a proprietaria delle aree a nord, per una riqualificazione urbanistica da circa 130 mila metri quadri. L’operazione ha coinvolto anche i comuni confinanti, Azzano San Paolo e Orio al Serio, con i quali è stato sottoscritto un Protocollo d’Intesa e poi una Convenzione per definire il futuro delle aree che ospiteranno nuove funzioni private e servizi di interesse pubblico.
La demolizione
Il cantiere di demolizione è partito i primi giorni di febbraio, impegnando i tecnici di Vitali nelle operazioni di “strip out”, fase prodromica alla demolizione vera e propria dell’edificio, prevista per i primi di marzo, anche se le prime pinze sono entrate in azione proprio in questi giorni.
“L’avvio dei lavori è un grande risultato – dichiara Massimo Vitali, Presidente dell’omonimo Gruppo – La rigenerazione urbana di un area dismessa come quella dell’ex Centro Servizi fa parte della nostra mission e significa contribuire alla riqualificazione del nostro territorio con benefici in termini di sicurezza e un incremento dei servizi per i cittadini”.
“Il fabbricato che si andrà a demolire nei prossimi giorni è stato per decenni il simbolo di inefficienze e inutili sprechi da parte dello Stato e più in generale dell’Amministrazione Pubblica. Sono quindi particolarmente soddisfatto che grazie alle scelte dei proprietari e all’inteso lavoro di coordinamento e di gestione da parte della nostra Amministrazione si sia arrivati finalmente alla sua demolizione – dichiara l’assessore alla Riqualificazione Urbana del Comune di Bergamo Francesco Valesini – Un particolare ringraziamento mi sento di rivolgere non solo ai nostri uffici ma anche e soprattutto ai Sindaci di Azzano e Orio per la collaborazione istituzionale dimostrata volta a raggiungere obiettivi comuni nell’interesse dei rispettivi concittadini”.
“Finalmente, dopo oltre vent’anni, in cui quello che doveva essere un importante centro del Ministero delle Finanze è diventato sempre più simbolo di mala amministrazione e dello spreco, prende avvio il progetto di riqualificazione dell’area che porterà importanti ricadute anche sul territorio di Orio – spiega Alessandro Colletta, Sindaco del Comune di Orio al Serio – La via Portico, importante collegamento tra Azzano e Orio e soprattutto via di accesso ad Oriocenter e Aeroporto verrà riqualificata e, soprattutto, verrà messo in sicurezza il tratto di strada finale, all’altezza del semaforo, consentendo ai tanti pedoni che vi transitano di poterlo percorrere senza pericolo”.
“Con questo intervento si mette mano a un contesto di abbandono che prosegue da trent’anni – spiega Lucio De Luca, Sindaco di Azzano San Paolo – Ciò che verrà attuato si configura come un intervento di rigenerazione urbana. Sicuramente il recupero dell’area porterà con sé un aumento del traffico veicolare, tuttavia gli interventi che insieme al comune di Orio al Serio abbiamo richiesto di attuare, permetteranno non solo di assorbire il nuovo traffico, ma anche di risolvere quei problemi di viabilità che da tanti anni affrontiamo con colonne di auto che nelle ore di punta bloccano l’accesso verso il capoluogo”.
La riqualificazione
Sui terreni a Nord A2a concentrerà le tre sedi oggi presenti in città: quella di Aprica di via Moroni (che sarà interessata dalla trasformazione del parco Ovest 2), via Suardi e via Codussi. Si andrà inoltre a realizzare la seconda piazzola ecologica della città (per la quale il Comune e Aprica hanno chiesto finanziamento nell’ambito del PNRR) dopo quella di via Goltara, non più sufficiente a soddisfare le esigenze del capoluogo.
Vitali Spa è al lavoro per realizzare nell’area a sud un centro di circa 9 mila mq in grado di soddisfare le esigenze di consegna del cosiddetto “ultimo miglio”, ovvero il processo di trasferimento di merci alla loro destinazione finale. Nell’area troveranno spazio anche parcheggi e un insediamento dedicato al terziario produttivo di 7 mila mq.
L’accordo prevede anche miglioramenti viabilistici, come la realizzazione di una nuova rotatoria in Comune di Bergamo all’incrocio tra via Zanica, via Campagnola e via De Saussure; la realizzazione in Comune di Azzano di nuova rotatoria lungo la strada comunale Cremasca – in accesso all’area, poco distante dal distributore di gas metano e autolavaggio – con realizzazione di tutte le opere accessorie finalizzate alla fruizione della rotatoria (es. adeguamento ponte su Torrente Morla); la messa in opera di interventi finalizzati alla definitiva trasformazione della via Portico nel Comune di Orio al Serio in un tracciato a senso unico, in direzione Orio e, infine, la realizzazione di tutte le opere viabilistiche interne al comparto.