Sono i principi – comunica ARERA in una nota – a cui è ispirato il nuovo Metodo Tariffario Idrico, deliberato dall’Autorità per l’Energia e l’Ambiente per il periodo 2020-2023, che inoltre colloca il settore a pieno titolo nell’economia circolare, premiando anche l’efficienza energetica e prevedendo incentivi per il risparmio e il riuso delle acque.
Dopo un’ampia consultazione con i soggetti interessati – che negli ultimi tre mesi ha coinvolto, oltre al Ministero dell’Ambiente, società, enti d’ambito, consigli di bacino, consorzi, agenzie territoriali, associazioni, osservatori ed enti locali – prosegue la nota – con la delibera 580/2019/R/IDR del 27 dicembre, Arera ha approvato il Metodo Tariffario Idrico (MTI-3) per il terzo periodo regolatorio, mantenendo stabilità e certezza nei criteri guida, in continuità con le regole introdotte a partire dal 2012.
Si applica a chi, a qualunque titolo, gestisca il servizio idrico sul territorio nazionale (che si tratti di aziende o di gestioni in economia degli enti locali). Sono escluse le Province autonome di Trento e Bolzano e sono previste delle particolari direttrici della metodologia per le Regioni a statuto speciale che hanno già legiferato in materia.