Il Parlamento europeo e il Consiglio dell’Unione Europea hanno finalmente raggiunto un accordo preliminare sul nuovo Regolamento Imballaggi, destinato a sostituire la Direttiva 94/62/EC. Questo rappresenta un significativo avanzamento nella lotta contro l’uso eccessivo di plastica, favorendo un’economia più circolare.
L’accordo, frutto di lunghe trattative, include alcune deroghe e dovrà passare attraverso il Coreper, il consiglio dei rappresentanti permanenti dei governi dell’Unione Europea, e il Parlamento europeo per essere approvato definitivamente. L’entrata in vigore è prevista 18 mesi dopo l’approvazione definitiva. Tuttavia, l’Italia, nota per il suo forte riciclaggio, si è vista penalizzata da questo accordo.
Impatti sulle Spese
La nuova legge mira a ridurre i rifiuti e prevede una diminuzione del 15% degli imballaggi di plastica entro il 2040, con obiettivi intermedi del 5% entro il 2030 e del 10% entro il 2035. A partire dal 2030, la legge prevede il divieto progressivo degli imballaggi monouso in plastica, come quelli per frutta e verdura, e delle confezioni non riciclabili usate nei bar e ristoranti per condimenti, salse e zucchero. Secondo l’Allegato V dell’accordo, dal 2030 sarà vietato l’uso di imballaggi monouso in plastica per ortofrutta che pesi meno di 1,5 chili, a meno che non siano trasformati, come nel caso del fresh cut.
Impatti sui Viaggi
A partire dal 2030, saranno proibiti anche gli imballaggi monouso per i prodotti da toilette nei settori alberghieri (noti come “campioncini”), le pellicole per avvolgere le valigie negli aeroporti e le borse di plastica molto sottili (inferiori ai 15 micron). I servizi che offrono cibo da asporto dovranno fornire ai consumatori la possibilità di utilizzare bottiglie e contenitori riutilizzabili.
Focus sul Riutilizzo
Entro il 2030, gli Stati membri dovranno garantire il riciclo del 90% delle bottiglie di plastica e delle lattine in commercio, attraverso la creazione di punti di riconsegna. Saranno anche introdotti incentivi per promuovere l’uso dell’acqua del rubinetto in contenitori riutilizzabili nei servizi di ristorazione.
Riutilizzo degli Imballaggi per Bevande
L’accordo tra i negoziatori dell’Unione Europea e il Parlamento prevede un obiettivo specifico di almeno il 10% di riutilizzo degli imballaggi per bevande entro il 2030. Tuttavia, gli Stati membri avranno la possibilità di concedere una deroga di cinque anni a tali requisiti, sotto certe condizioni, come specificato nella nota del Parlamento europeo.
Deroghe ed Esenzioni
L’accordo introduce una deroga generale di cinque anni rinnovabile dopo il raggiungimento degli obiettivi di riutilizzo, ma solo se lo Stato membro in questione supera di almeno 5 punti percentuali gli obiettivi di riciclaggio entro il 2025 e si prevede che supererà di 5 punti percentuali gli obiettivi del 2030. Inoltre, lo Stato membro deve essere in buona posizione per raggiungere i propri obiettivi di prevenzione dei rifiuti e gli operatori devono avere un piano aziendale per la prevenzione e il riciclo dei rifiuti che contribuisca a tali obiettivi. Le nuove norme esentano anche le microimprese dal raggiungimento di tali obiettivi e consentono agli operatori economici di formare pool fino a cinque distributori finali per raggiungere gli obiettivi di riutilizzo delle bevande.