Il Comune di Trieste ha affidato lo studio di fattibilità per la demolizione del Saldarini. Il documento permetterà di chiedere alla Regione i fondi per l’intervento
Il Comune di Cormons ha incaricato uno studio associato udinese per la redazione di un piano di fattibilità riguardo i lavori di demolizione del sovrappasso ferroviario Saldarini all’ingresso della città. Si tratta del primo passaggio formale del lungo iter che porterà all’abbattimento di quello che alcuni chiamano “ecomostro”. Tra questi anche l’amministrazione comunale, che da tempo ha decisione di sposare la tesi della necessità di liberare la zona di arrivo a Cormons dalla presenza di questa ingombrante struttura da decenni inutilizzata.
Un sopralluogo, proprio la scorsa estate, fu fatto anche dall’allora neo-insediato assessore regionale alle infrastrutture Graziano Pizzimenti in una delle sue prime uscite pubbliche dopo la nomina. Fu in quella situazione che il sindaco Roberto Felcaro spiegò all’esponente della giunta Fedriga della volontà, da parte dell’amministrazione comunale, di giungere all’abbattimento del sovrappasso. Di fatto fu il primo contatto tra i due enti sul tema e in questi 12 mesi la situazione è evoluta: il Comune ha di fatto capito che da Trieste siano arrivati segnali di come l’operazione possa essere coperta da un contributo regionale ad hoc, e quindi ha iniziato a muovere i primi passi verso la direzione voluta da tempo. Ecco che quindi l’incarico ad un’impresa udinese che dovrà redigere “uno studio di fattibilità inerente i lavori di demolizione del sovrappasso ferroviario di Cormons in corrispondenza al km 23+750 circa della SR56 di Gorizia” sarà di fatto il primo tassello in quest’operazione che dovrebbe concretizzarsi poi nel 2020. Si tratta della stessa impresa che ha redatto il progetto esecutivo degli analoghi lavori di demolizione dell’opera gemella, il sovrappasso di Fogliano abbattuto ormai diversi anni fa su finanziamento dell’allora Provincia.
Lo studio di fattibilità avrà per l’esattezza il fine “di poter avanzare alla Regione una documentata richiesta di fondi, da gestirsi in regime di delegazione amministrativa, per dar corso ai lavori di demolizione del sovrappasso ferroviario di Cormons”. Il costo complessivo dell’affidamento dell’incarico allo studio udinese è di 5.455, 84 euro.
Il tema riguardante l’abbattimento del sovrappasso Saldarini è uno dei pochi che storicamente ha sempre messo d’accordo l’attuale maggioranza e l’opposizione cormonesi. Se infatti la giunta Felcaro sin dal suo insediamento ha sempre perseguito la strada della demolizione del manufatto, dello stesso pensiero è stato per 10 anni anche il centrosinistra guidato dall’ex sindaco Patat, tanto che 5 anni fa l’allora primo cittadino fu protagonista di un botta e risposta con l’allora presidente della Provincia che invitava il Comune a demolire con propri fondi la struttura. «Il presidente della Provincia Gherghetta dice che potrebbe essere il Comune di Cormons ad occuparsi dei lavori di smantellamento dei cavalcavia? Ma dove li andiamo a prendere i soldi? È un’ipotesi assai poco realistica con questi chiari di luna. Mi auguro con tutto il cuore che l’ente da lui rappresentato possa trovare gli spazi finanziari necessari per concretizzare l’abbattimento». Cosa che poi non accadde. Ora, forse, i tempi sono maturi.