Oltre trenta volontari hanno risposto alla chiamata “ai guanti” della pagina facebook Platagreen per ripulire la pineta della torre di Abbacurrente. La giornata ecologica è andata talmente bene che il bilancio non poteva essere più triste: la raccolta ha fruttato rifiuti di ogni tipo come batterie di auto, ombrelloni, sdraio, un palo stradale divelto, bottiglie di birra a non finire e molto altro ancora. L’apoteosi è arrivata quando da dietro un cespuglio sono spuntati tre ragazzi con braccia e gambe piegate dalla fatica. Loro hanno trovato uno di quei bottini che nelle giornate ecologiche non si dimenticano: un motore d’auto. I fan di Platamona hanno cominciato a entrare in azione intorno alle 10 armati di guanti e megabuste della spazzatura. Oltre ai classici rifiuti da pic-nic (piatti, bicchieri e altra minutaglia) tra i cespugli che si affacciano sul golfo dell’Asinara sono stati trovati cumuli di ondulina ridotta a brandelli, forse fatta in cemento e amianto: i volontari hanno preso nota e segnalato la posizione al Comune di Porto Torres.
«Sì, avevamo preso un accordo in questo senso – spiegano gli amministratori di Platagreen – e abbiamo fatto delle foto per segnalare la posizione e la quantità di eventuali rifiuti speciali. Chiaramente l’indicazione è stata di tenersi alla larga da materiale del genere». Alla giornata hanno partecipato molti volontari che in pochissime ore sono riusciti a portare via almeno una ventina di bustoni carichi di spazzatura. «Siamo molto soddisfatti di come hanno risposto le persone – spiegano ancora gli organizzatori – la giornata è andata benissimo. Lanciano questo evento più o meno una volta l’anno, e torniamo praticamente sempre in questa zona. E purtroppo ogni volta la troviamo zeppa di rifiuti. Bisognerebbe tenere l’area recintata in modo che non diventi una discarica».
L’evento è stata anche l’occasione per ricordare lo stato di conservazione della torre di Abbacurrente – molto cara ai fan di Platamona – che già da tempo viene minacciata dall’azione erosiva del mare. «Grazie a questa giornata – riprendono e concludono gli admin di Platagreen – abbiamo stretto amicizia con altre persone che condividono con noi la preoccupazione per il destino della torretta. Alcuni ragazzi, che si occupano di erosione all’università, ci hanno offerto aiuto per mettere in piedi una bozza di progetto che presenteremo alle istituzioni. La nostra priorità è far arrivare la nostra voce per tutelare un bene storico di pregio».