Il gestore della centrale nucleare di Fukushima, la Tokyo Electric Power (Tepco), ha comunicato lo smantellamento dei 4 reattori operanti nel secondo impianto atomico presente nella prefettura.
La decisione porterà alla chiusura totale delle attività di Tepco nell’intera regione dopo la catastrofe del marzo 2011.
Il presidente della società, Tomoaki Kobayakawa, ha incontrato il governatore di Fukushima Masao Uchibori, informandolo sui piani di demolizione dell’impianto localizzato nelle città di Naraha e Tomioka, a circa 12 chilometri dalla centrale Daichi, quella colpita dall’onda devastante dello tsunami e successivamente dall’esplosione di idrogeno, con il rilascio di materiale radioattivo nelle Unità 1, 2 e 3. “Non ci sono precedenti per lo smantellamento di 4 reattori, e la cooperazione delle autorità regionali diventa a questo punto fondamentale più di ogni altra cosa”, ha affermato Uchibori.
Tepco aveva posticipato di oltre un anno l’annuncio ufficiale della demolizione, per via dei timori di un aumento eccessivo delle spese per le operazioni di smembramento dell’impianto, che dureranno almeno 40 anni. Tepco stima che il costo per lo smantellamento della centrale di Daini sarà equivalente a 2,6 miliardi di dollari, mentre sono ancora in una fase preliminare le discussioni per l’ammontare delle sovvenzioni del governo.