È stato l’Amministratore Delegato Stefano Carnevali oggi alla fiera Ecomondo di Rimini, a indicare le tre importanti novità del presente di UNIECO AMBIENTE e che disegneranno un nuovo futuro già a partire dal 2019.
UNIECO AMBIENTE oggi è infatti uno dei più grandi gruppi privati italiani del settore dei rifiuti, con una filiera sostenibile che passa dall’intermediazione dei rifiuti industriali, dalle bonifiche dei siti inquinati, e finisce al servizio integrato dei rifiuti urbani. Una sostenibilità in filiera che coinvolge una ventina di società controllate e partecipate distribuite in 5 regioni (Emilia Romagna, Toscana, Piemonte, Marche, Puglia) e altrettanti impianti e piattaforme, che offrono un servizio competente, affidabile svolto nella massima trasparenza e legalità. Una holding con le spalle robuste pronta ad affrontare la gara per la vendita avviata nelle settimane scorse.
Una conferenza stampa densa di novità, quella che si è svolta oggi presso lo stand nr 80 di UNIECO Ambiente presso il padiglione B1 della Fiera Ecomondo di Rimini che ha aperto i battenti proprio oggi con il Ministro dell’Ambiente Costa.
La prima novità riguarda la nuova holding. L’azienda unica dopo aver completato il processo di riorganizzazione e accorpamento, controlla e partecipa in 20 società distribuite in 5 regioni (Emilia Romagna, Toscana, Piemonte, Marche, Puglia) e dispone di una ricca dotazione tra impianti e piattaforme, che offrono un servizio competente, affidabile svolto nella massima trasparenza e legalità. Una realtà importante se rapportata con il panorama desolante che l’attualità ci presenta ogni giorno in questo settore.
“Abbiamo completato nei mesi scorsi il processo di riorganizzazione interno alla holding – ha chiarito l’AD di UNIECO Ambiente Stefano Carnevali – che ci pone ai primi posti tra i gruppi privati italiani, con un bilancio consolidato che si avvia verso i 140 milioni di euro sebbene quello gestito tramite il proprio personale nelle società al momento collegate superi abbondantemente 250 milioni di euro. Le prossime settimane ci vedranno impegnati nella progressiva integrazione delle attività oggi sviluppate nell’area Toscana e nelle Marche Abbiamo abbandonato lo schema organizzativo per aree territoriali per abbracciare convintamente quello specializzato per aree di business. Una fase che sarà accompagnata anche dall’avvio del ricambio generazionale per sostenere uno sviluppo che oltre ad essere di nuovo possibile può rappresentare una straordinaria occasione per gli investitori che condividano questo progetto. Qualcuno ci aveva dati in via di estinzione, ma siamo vivi e vegeti, e direi che godiamo di buona salute.”
La seconda novità riguarda la gara per la vendita. UNIECO società cooperativa in liquidazione coatta amministrativa dall’aprile 2017, ha avviato il 10 ottobre scorso la prima tappa del percorso di vendita del “cespite” principale della società cooperativa di Reggio Emilia, e cioè la manifestazione di interesse non vincolante (la documentazione e’ disponibile sul sito web della Procedura). Una scelta attraverso la quale il Commissario Liquidatore di Unieco, il dott. Corrado Baldini, ha voluto interpellare il mondo delle aziende private e pubbliche per raccogliere le manifestazioni di interesse ad acquisire la holding ambientale reggiana. I tempi per inviare la propria candidatura, corredata da una serie di documenti in grado di qualificare la tipologia di impresa singola o associata, scadono tra pochi giorni.
“Noi siamo pronti e a disposizione per fornire i dati e le informazioni su chi siamo e cosa facciamo – ha affermato Stefano Carnevali – ma ci auguriamo che tra i soggetti che si affacceranno al percorso ci siano imprese più interessate al rafforzamento ed allo sviluppo su nuovi business e mercati di UNIECO AMBIENTE, piuttosto che al suo smembramento.”
Si tratta infatti di un passaggio importante per il futuro di UNIECO Ambiente di cui, a valle di una procedura competitiva regolamentata da un disciplinare di gara, verrà assegnata la proprietà delle partecipazioni oggetto di cessione. Sulla valutazione del progetto industriale accanto, all’offerta economica, si concentreranno le attenzioni della struttura di LCA e di due advisor, uno legale e uno industriale, che supporteranno sul piano del merito la scelta, a partire da requisiti minimi richiesti, quali l’affidabilità industriale ed economica patrimoniale, la consistenza del fatturato degli ultimi 5 anni, il portafoglio investimenti, l’aver corrisposto ai requisiti di legalità secondo la normativa antimafia.
La terza novità riguarda la comunicazione. A partire dall’allestimento dello stand numero 80, a Ecomondo UHA si è presentata con un nuovo logo, un nuovo sito web, il nuovo profilo Twitter @unieco_ambiente, nuove brochure in italiano e inglese che evidenziano la sostenibilità della filiera di aziende e impianti, una usb innovativa in cartone riciclato per clienti e fornitori, una matita ecologica in grado di generare piante e fiori. Accanto a tutto ciò anche la partnership con Legambiente a sostegno degli ECOFORUM RIFIUTI 2018 e 2019 che si svolgeranno in Emilia Romagna, Piemonte e Toscana, e l’evento nazionale previsto a Roma nel giugno 2019.