La società di Eni ha sottoscritto giovedì con l’Università di Venezia un accordo per la costituzione di un gruppo di lavoro che effettuerà ricerca per la riqualificazione dei siti
Syndial, società ambientale di Eni, ha sottoscritto giovedì con la fondazione Università Ca’ Foscari Venezia un accordo finalizzato a valutare e validare i modelli di intervento per le bonifiche sostenibili. L’intesa, denominata “Programma Operativo di Validazione e Linee di Ricerca”, ha una durata di 18 mesi e prevede la costituzione di un gruppo di lavoro congiunto che effettuerà attività di ricerca nel settore della riqualificazione dei siti da bonificare e nella validazione dei modelli applicati per la valutazione dell’operato, sia in termini di analisi del rischio ecologico (ante e post intervento), sia di analisi delle ricadute sul territorio.
Economia circolare
La convergenza di intenti, ratificata oggi dall’amministratore delegato Syndial Vincenzo Maria Larocca e dal presidente della fondazione Università Ca’ Foscari e rettore dell’Università Ca’ Foscari Venezia, Michele Bugliesi, mira a certificare un modello integrato di bonifica sostenibile applicato dalla società ambientale di Eni, dando vita a progetti di ricerca dedicati a interventi per valorizzare le ricadute sul territorio, anche in termini di recupero delle risorse quali suolo e acqua, secondo i principi dell’economia circolare.
Centri di ricerca
Tra i progetti previsti dall’accordo riveste particolare importanza quello relativo alla validazione del ‘Saf – Sustainable Assessment Framework’, il modello applicato per la valutazione della sostenibilità dei progetti di intervento in termini ambientali, sociali ed economici, già utilizzato da Syndial a Porto Torres e Pieve Vergonte e valutato positivamente anche dagli Enti autorizzatori. Altro importante punto dell’intesa è la validazione del modello per la valutazione dell’analisi rischio ecologica dei siti contaminati. Il programma prevede l’avvio di un confronto con Ca’ Foscari anche per la formazione degli studenti laureati e dei ricercatori, e l’adesione a progetti finanziati nazionali ed europei, in collaborazione anche con altri centri di ricerca.
Ente di Stato
Syndial dal 2003 a oggi ha speso oltre 3 miliardi di euro per gli interventi di bonifica nei siti dismessi e operativi, dei quali circa l’85% è stato impiegato in aree industriali acquisite per legge nell’ambito delle operazioni di salvataggio industriale di cui Eni si è dovuta fare carico quale ente di Stato.