Da casa al lavoro, da casa a scuola, da casa all’università in bicicletta, con le automobili a noleggio oppure con il piedibus, in cambio di un rimborso spese. Il ministero dell’Ambiente premia il progetto sperimentale di mobilità sostenibile proposto dal Comune e lo sostiene con un milione di euro. La restante parte, un milione e 300mila euro, sono a carico del Comune che attingerà le risorse dal Pon Metro. L’amministrazione Decaro mette a segno una nuova iniziativa che ha l’obiettivo di decongestionare il traffico, di combattere l’inquinamento e di migliorare la qualità della vita dei residenti.
Una parte del denaro finirà nelle tasche dei baresi che decideranno di andare a lavorare a bordo delle due ruote.
È stato approvato il Programma sperimentale nazionale di mobilità sostenibile casa-scuola e casa-lavoro, che attinge ai finanziamenti introdotti dal collegato ambientale alla legge di Stabilità.
I cittadini che vorranno sposare queste nuove modalità di spostamento (piedi, bicicletta, bus e treni, car sharing, car pooling in sostituzione dell’auto privata) riceveranno un buono prepagato valido per l’acquisto di beni e servizi connessi a queste tipologie di mobilità: abbonamenti di car sharing o bike sharing, biglietti per il trasporto pubblico locale, contribuzioni all’abbattimento del costo annuale dell’abbonamento per gli autobus oppure incentivi economici accessori allo stipendio, proporzionati ai chilometri percorsi senza utilizzare l’automobile privata.
I buoni di mobilità saranno erogati ai lavoratori che fanno parte di quelle organizzazioni che, in forma singola o collettiva, hanno adottato un piano di spostamento casa-lavoro e hanno indicato un mobility manager. La piattaforma di gestione dei buoni di mobilità permetterà di tracciare tutti i comportamenti sostenibili delle aziende e dei cittadini.
Ovviamente il Comune dovrà prima riattivare il sistema delle bici a noleggio e mettere nero su bianco i dettagli per passare dalla teoria alla pratica. Saranno aumentate le rastrelliere davanti alle scuole superiori, alle facoltà universitarie, agli uffici pubblici.
Saranno coinvolte anche le scuole elementari e medie con l’estensione dei progetti «Piedibus» e «I bravi piedoni».
È soddisfatto l’assessore all’Ambiente Pietro Petruzzelli: «Questa notizia ci fa più che piacere. È una bella iniezione di fondi sul settore della mobilità alternativa che da tempo stiamo approfondendo, con il coinvolgimento di più ripartizioni. In questi anni abbiamo cercato di avere un approccio integrato a questi temi: da un lato la realizzazione di infrastrutture, prime fra tutte le piste ciclabili, in collaborazione con i Lavori pubblici, dall’altro la cultura della mobilità alternativa attraverso i percorsi casa-scuola promossi dalla Pubblica istruzione, o le tante manifestazioni sportive che ci aiutano a incentivare una cultura della ciclabilità che va ben oltre il tempo libero. Da qualche settimana, nelle aree pedonali o nelle cosiddette “zone 30” anche gli agenti della polizia locale sono in servizio a bordo delle biciclette».
Conclude l’assessore: «Questo finanziamento punta a rendere istituzionali i modi e i tempi della mobilità alternativa, un modo per ridurre le emissioni degli agenti inquinanti nell’aria. Più spostamenti a piedi o in bicicletta e dunque meno smog. Saranno finanziati, attraverso i buoni, i percorsi sulle due ruote oppure a piedi o l’utilizzo collettivo di automobili. Il ministero dell’Ambiente ha voluto premiare la rivoluzione della viabilità avviata sin dai tempi in cui il sindaco Antonio Decaro era assessore alla mobilità. La nostra città ha ricevuto finanziamenti che sono serviti per portare a termine opere e progetti (park&ride, autobus a metano, piste ciclabili) che stanno cambiando il volto della città».