Il progetto, presentato oggi da CoReVe (Consorzio Recupero Vetro) a Roma, stanzia complessivamente fino a 3 milioni di euro e premierà tutti gli operatori convenzionati che avranno concorso a raggiungere l’obiettivo.
Obiettivo: aumentare il recupero dei rifiuti di imballaggio in vetro nelle regioni coinvolte di 60 mila tonnellate all’anno, cioè mediamente di circa 3 kg/abitante. Considerando che il peso medio dell’imballaggio tra bottiglia e vasetto è di circa 280 grammi, l’obiettivo può essere raggiunto intercettando qualcosa come 11 imballaggi in più per abitante in un anno. “È fattibile ed è una questione di organizzazione – dice Franco Grisan, presidente di CoReVe – spesso c’è desiderio da parte dei cittadini meridionali di fare la raccolta differenziata ma manca l’organizzazione appropriata“. Ma quali sono gli impedimenti? “Per i piccoli Comuni, la logistica dopo la raccolta; per tutti, l’organizzazione di una raccolta specifica ed efficiente per bar e ristoranti e di una corretta raccolta monomateriale di vetro porta-a-porta o stradale per le famiglie“.
La soglia minima per ottenere il premio è un aumento del +10% delle tonnellate raccolte in convenzione nella regione rispetto al 2016. Se l’aumento sarà maggiore, il premio per ogni singola tonnellata sarà più consistente e crescerà progressivamente fino all’aumento delle quantità di +30%.
Se un operatore dovesse incrementare le sue quantità, nella regione, di una percentuale maggiore di quella regionale e un altro operatore presentasse un aumento percentuale inferiore, avendo la regione raggiunto l’obiettivo, entrambi sarebbero premiati con il bonus previsto per l’aumento regionale raggiunto.
Il Piano Straordinario Incentivazione Sud, s’inserisce in un articolato programma di attività per lo sviluppo della raccolta differenziata dei rifiuti di imballaggi in vetro rivolto specificamente alle regioni del Mezzogiorno che sono in ritardo ma dove i margini di crescita della raccolta sono molto ampi. Un passo fondamentale se si vogliono raggiungere gli obiettivi europei.
“Raggiungere una percentuale di rifiuti di imballaggi riciclati all’80% nel 2030 è la proposta in discussione al Parlamento europeo. Conai è consapevole che un tale obiettivo può essere perseguito solo con un forte impegno a far crescere le regioni in ritardo – dichiara Roberto De Santis, presidente di Conai, il Consorzio Nazionale Imballaggi – CoReVe, il cui obiettivo nel 2030 è di riciclare l’85% degli imballaggi in vetro immessi al consumo in Italia con questo progetto concentra i suoi sforzi sulle regioni meridionali dove esiste un potenziale di riciclo ancora inespresso“.
Plauso all’iniziativa arriva dall’Anci che “aiuterà i Comuni in ritardo a perseguire i risultati ambientali richiesti dai cittadini e dalla Comunità Europea”, sottolinea Filippo Bernocchi dell’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani