El Nino, fenomeno meteorologico che provoca un forte riscaldamento delle acque dell’Oceano Pacifico Centro-Meridionale e Orientale, provocherebbe una perdita significativa di ghiaccio in alcune zone dell’Antartide, mentre accadrebbe il contrario con il fenomeno conosciuto come La Nina. A rivelarlo è uno studio pubblicato sulla rivista Nature Geoscience.
El Nino e La Nina sono due fasi distinte del fenomeno noto come “El Nino -Oscillazione Meridionale (ENSO)”, caratterizzato da variazioni della temperatura dell’acqua da più calda durante El Nino a più fredda durante “La Nina” nel giro di alcuni anni.
La ricerca finanziata dalla NASA e dalla NASA Earth Science Enterprise fornisce nuovi dettagli su come le piattaforme del continente del polo sud rispondano alla variabilità delle condizioni oceaniche globali e atmosferiche.
Lo studio ha osservato che un forte fenomeno di El Niño provocherebbe un aumento della massa in superficie delle calotte glaciali nell’area di Amundsen, nell’ovest dell’Antartide, e allo stesso tempo uno scioglimento dei ghiacci della parte inferiore delle calotte.
Secondo la ricerca, la perdita di ghiaccio alla base sarebbe fino a cinque volte superiore rispetto all’aumento della neve sulla superficie.