EcoTyre ha deciso di mettere in campo uno sforzo aggiuntivo per raccogliere fino a 300.000 Pneumatici Fuori Uso (PFU) in più rispetto a quanto pianificato nelle ultime settimane di dicembre. Questo si è reso necessario a fronte dell’aumento delle richieste di ritiro da parte delle officine che, se da un lato è causato dall’improvvisa ondata di maltempo che ha spinto molti consumatori al cambio gomme, dall’altro evidenzia un fenomeno che ormai caratterizza le ultime settimane dell’anno: quello degli PFU fuori-target. In sostanza i Consorzi come EcoTyre che si occupano dell’avvio al corretto recupero degli PFU lavorano per raccoglierli e raggiungere un target che è pari al 100% degli pneumatici nuovi immessi sul mercato nazionale dai propri soci. Nonostante questo, a fine anno “compaiono” PFU aggiuntivi rispetto alla somma dei target previsti dai singoli Consorzi.
L’aspetto più preoccupante di questo fenomeno deriva dal fatto che gli pneumatici in eccedenza non sono stati contabilizzati all’ingresso sul mercato nazionale e quindi su di essi non è stato applicato il contributo ambientale, che per legge copre i costi di avvio al recupero e le relative imposte. Da anni EcoTyre denuncia questo fenomeno di evasione e ha deciso di contrastarlo in due forme.
Da un punto di vista strutturale il Consorzio è stato tra i promotori dell’Osservatorio sui flussi illegali di Pneumatici e PFU che ha lanciato “Cambio Pulito” la piattaforma di whistleblowing per la segnalazione riservata e anonima di situazioni di irregolarità e illegalità – come la vendita “in nero” di pneumatici. Per far fronte all’emergenza, invece, EcoTyre intensificherà gli sforzi di raccolta nell’ultima fase dell’anno.
“Per chi, nel nostro settore, lavora nella legalità – spiega Enrico Ambrogio, Presidente di EcoTyre – veder ripetersi il problema degli PFU fuori target è molto più di un campanello d’allarme. Dimostra che i flussi di pneumatici venduti “in nero”, non dichiarati oppure non raccolti, sono ormai una costante a cui deve essere data una risposta concreta. Noi di EcoTyre abbiamo deciso di dare un contributo tangibile, intervenendo con una raccolta straordinaria con l’auspicio che da parte di tutti si compia uno sforzo decisivo per eliminare queste situazioni di illegalità e irregolarità. L’obiettivo immediato è evitare che gli PFU rimangano a terra e possano diventare un’emergenza, attraverso abbandoni incontrollati nell’ambiente. Quindi interverremo in modo massiccio per garantire che fino a 2 milioni e mezzo di kg di PFU non diventino rifiuto a rischio ma si trasformino in risorsa. Nel farlo abbiamo deciso di favorire quelle officine che hanno deciso di mettere la legalità al centro del proprio operato”.