«Il Veneto è indubbiamente il motore trainante dell’economia circolare dettata dalla Ue e in dieci anni ha dimezzato la percentuale di rifiuto secco». È Barbara Degani, sottosegretario al ministero per l’Ambiente, a dare il valore ai dati riportati dal secondo dossier di Legambiente sui Comuni ricicloni del Veneto. Un elaborato che dimostra come la Regione sia la più virtuosa d’Italia e in questa Treviso e la sua provincia siano i primi della classe.
A dimostrarlo anche i dati di Arpav, che ha collaborato alla redazione del dossier e ieri ha illustrato le sue dirette conclusioni: il Veneto ha raggiunto il 67,1% di raccolta differenziata (+0,6% rispetto a due anni fa), con 181 comuni che raggiungono addirittura una media del 76%. A fare da traino, certifica il dossier che ha avuto come media partner il Corriere delle Alpi, sono i comuni trevigiani e bellunesi, che si posizionano nella “top ten” assoluta premiata da Legambiente con una media di rifiuto secco annuo per abitante che si registra tra i 25 e i 28 chili. E risultati ottimi si sono registrati anche nei capoluoghi, con Treviso che si conferma per il secondo anno di fila leader con 59 kg/abitante anno, seguita da Belluno (71 kg/abitante). «Questa è una vittoria dei cittadini, un risultato così si ottiene solo grazie al fatto che tutti i trevigiani hanno cambiato abitudini negli ultimi quattro anni. La città ha a cuore l’ambiente» ha detto il sindaco Giovanni Manildo ritirando il premio da Legambiente. Il suo assessore Luciano Franchin ha addirittura lanciato la proposta di un ambiente bonus, dopo l’art-bonus. Distanti le altre città più popolose, con Vicenza che mostra passi in avanti grazie al costante potenziamento del porta a porta e passa da quasi 194 a 150 kg/abitante anno, seguita da Verona (236 Kg/abitante), Venezia (270 Kg/abitante), Rovigo (256 Kg/abitante, al pari di città quattro volte maggiori) e Padova, fanalino di coda (con 260 Kg/abitante) pur avendo migliorato il dato del 2015.
Di lavoro, insomma, ce n’è ancora da fare, specie in alcune realtà, ma il Veneto, con il 98% della popolazione coinvolta nel riciclo, resta una locomotiva per continuare, come ha spiegato attraverso un video messaggio il deputato del Partito Democratico e membro della commissione Ambiente della Camera Ermete Realacci «a combattere il male di inquinamento, illegalità, corruzioni ed ecomafie, con la partecipazione vitale di tutti i cittadini che porta ad esempi virtuosi ed il Veneto è leader indiscusso». Il 20 novembre, dopo l’illustrazione dei dati è stato anche il giorno della presentazione delle esperienze virtuose come la padovana Riciclia di Vigodarzere, start up degli ecocompattatori che rilasciano ticket sconto, o la trevigiana TiEsse, che trasforma i tralci di vite in biomassa pulita per produrre pellet. Il tutto in piena sintonia con uno dei leitmotiv di Legambiente: l’economia circolare, al centro anche della tavola rotonda, che ha visto ragionare i giovani di Unindustria Treviso, Anci Veneto e Legambiente.