
Dalla crisi industriale alla riconversione green, l’isola guida la transizione energetica italiana con due progetti strategici sostenuti da investitori internazionali e dal PNRR
La Sicilia è pronta a voltare pagina e diventare un punto di riferimento nazionale ed europeo per la produzione di idrogeno verde. Due nuove Hydrogen Valley stanno prendendo forma sull’isola, a Priolo (Siracusa) e a Giammoro (Messina), grazie a investimenti pubblici e privati che puntano a riconvertire storici poli industriali verso un futuro a basse emissioni. Due progetti distinti, ma accomunati da una visione: fare dell’idrogeno il motore di una rinascita economica, ambientale e occupazionale.
Hynego: la rinascita green del polo petrolchimico di Priolo
Nel cuore del più grande polo petrolchimico italiano, tra Siracusa e Catania, nasce Hynego, una Hydrogen Valley da 100 MW (espandibile fino a 300 MW) che mira a trasformare radicalmente il sito produttivo gestito da Isab, oggi in profonda crisi.
Il progetto, frutto di una partnership tra Isab, il family office francese Enego e il colosso svizzero delle rinnovabili Axpo, rappresenta uno dei più ambiziosi tentativi di decarbonizzazione industriale del Sud Italia. L’obiettivo è produrre idrogeno verde da fonti rinnovabili per alimentare direttamente i processi della raffineria, riducendo drasticamente le emissioni e rafforzando la competitività dell’area.
Con un investimento iniziale di oltre 200 milioni di euro, Hynego è stato presentato durante Ecomed – Green Expo del Mediterraneo – come modello replicabile per la transizione energetica di grandi complessi industriali.
“Hynego può diventare un volano per l’economia del territorio”, ha dichiarato Livia Pastore, responsabile idrogeno per Axpo Italia. “Non solo sostenibilità, ma anche nuove opportunità occupazionali e tecnologiche per la Sicilia”.
La svolta arriva in un momento critico per la raffineria di Priolo, al centro di tensioni societarie dopo il passaggio da Lukoil a Goi Energy. La riconversione a idrogeno verde si configura così anche come ancora di salvezza occupazionale, per i circa 9.500 lavoratori (diretti e indiretti) coinvolti.
Giammoro: la Hydrogen Valley “leggera” per la decarbonizzazione dell’industria
A pochi giorni di distanza dall’annuncio su Priolo, arriva un secondo importante tassello per l’idrogeno in Sicilia: nasce la Hydrogen Valley di Giammoro, in provincia di Messina, frutto dell’accordo tra Duferco Energia e Ansaldo Green Tech.
Più compatta nelle dimensioni, ma altamente tecnologica, la Hydrogen Valley di Giammoro sarà dotata di un elettrolizzatore da 1 MW con tecnologia Anion Exchange Membrane (AEM) e sarà alimentata da un impianto fotovoltaico da 4 MW. L’obiettivo: produrre circa 500 kg di idrogeno verde al giorno, destinati a settori industriali hard to abate come siderurgia, logistica e mobilità.
Finanziato con 10 milioni di euro nell’ambito del PNRR, il progetto è uno dei primi in Italia a essere realizzato con tecnologie sviluppate interamente in ambito nazionale. La sua funzione sarà cruciale per creare autonomia energetica locale e sostenere il percorso di decarbonizzazione delle imprese.
Una visione unitaria per l’isola: dalla crisi alla leadership green
I due progetti – Hynego e Giammoro – rappresentano due facce complementari della strategia energetica siciliana. Da un lato, la grande riconversione industriale di Priolo; dall’altro, la micro-produzione flessibile e localizzata di Giammoro. Entrambi concorrono a delineare un futuro in cui la Sicilia si afferma come polo nazionale dell’idrogeno verde, grazie a:
- condizioni climatiche favorevoli alla produzione rinnovabile,
- presenza di poli industriali da riconvertire,
- disponibilità di fondi europei e interesse di operatori internazionali.
Secondo i piani del governo e della Regione, l’isola potrebbe ospitare fino a una decina di Hydrogen Valley nei prossimi anni, trasformandosi in un vero e proprio laboratorio di innovazione climatica e industriale.
Idrogeno verde: occasione per il lavoro, l’ambiente e l’autonomia energetica
L’espansione della filiera dell’idrogeno non riguarda solo la tecnologia, ma anche l’indotto: impiantistica, manutenzione, ricerca, formazione. Decine di nuove imprese potrebbero nascere attorno a queste iniziative, creando posti di lavoro qualificati e contribuendo a frenare l’emigrazione giovanile.
Allo stesso tempo, l’idrogeno verde può dare una risposta concreta all’emergenza climatica, riducendo le emissioni delle industrie più inquinanti e favorendo una transizione equa e sostenibile.
Una sfida strategica, non solo tecnologica
Con i progetti di Priolo e Giammoro, la Sicilia lancia un messaggio forte: la transizione energetica può essere anche una rinascita economica. Ma per avere successo, servirà una regia politica coerente, una burocrazia più snella e un reale coinvolgimento dei territori.
Dall’isola dell’energia fossile a quella dell’energia pulita, la strada è segnata. Ora si tratta di percorrerla fino in fondo.