
Il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto in Commissione bicamerale Ecomafie fa il punto sugli interventi dopo la sentenza della CEDU: “Tante azioni condotte, serve più rapidità”.
La Terra dei Fuochi è di competenza regionale
Quanto fin qui fatto per la cosiddetta Terra dei Fuochi, ricompresa nei territori delle province di Napoli e Caserta, “obiettivamente non è sufficiente” e occorre “dare un ulteriore slancio alle azioni di risanamento con maggiore rapidità come ci ricorda anche la sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo, sulla quale comunque è in corso di valutazione la proponibilità di un ricorso”. Lo ha spiegato in audizione presso la Commissione bicamerale di inchiesta sulle attività connesse al ciclo dei rifiuti e su altri illeciti ambientali e agroalimentari, il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto.
La Corte europea dei diritti umani ha emesso una sentenza storica condannando l’Italia per l’inerzia e la mancata tutela della popolazione della Terra dei Fuochi, devastata dall’interramento illegale di rifiuti tossici e dai roghi incontrollati di immondizia. La decisione arriva dopo undici anni dalla presentazione del ricorso da parte di 41 residenti e 5 associazioni, riconoscendo un rischio di morte “sufficientemente grave, reale e accertabile”, qualificabile come “imminente”.
Il Ministro ha ricordato che “l’area della ‘Terra dei Fuochi’ non è identificata quale Sito di Interesse Nazionale e pertanto, la competenza per la procedura di bonifica non è attribuita al Ministero, ma alla Regione Campania”.
Procede la perimetrazione del nuovo SIN dell’Area vasta di Giugliano
Procede, invece, l’attività di perimetrazione del nuovo SIN dell’Area vasta di Giugliano, stabilito dal decreto 76 del 2020. Anche a fronte della nuova proposta da parte della Regione Campania, “l’impegno del Ministero è quello di addivenire rapidamente ad una positiva conclusione della perimetrazione del SIN, al fine di dare un segnale immediato al territorio e anche alle richieste della stessa Corte europea”.
Il Ministro ha evidenziato la “pluralità di azioni” condotta negli anni, “con il coinvolgimento sinergico di tutti i livelli istituzionali per portare sollievo a una terra martoriata”. Il contributo settoriale del MASE, ha chiarito il titolare dell’Ambiente, è inquadrato “nell’ambito di una strategia complessiva che comprende, oltre ai temi ambientali, temi sanitari, salubrità dei prodotti agricoli, sicurezza del territorio, prevenzione e repressione degli illeciti”.
In proposito il Ministro ha citato “la mappatura dei terreni della Regione Campania destinata all’agricoltura, per accertare l’eventuale esistenza di contaminanti” e l’attività del relativo gruppo di lavoro. Per “la realizzazione degli interventi urgenti di messa in sicurezza e bonifica delle aree di Giugliano e dei Laghetti di Castelvolturno sono disponibili 19 milioni di euro”, ha aggiunto.
Pichetto ha poi fatto il punto sulle attività realizzate e in corso nell’ambito delle compensazioni ambientali in Campania, mediante atti convenzionali con Sogesid, società in house del Ministero e delle amministrazioni pubbliche centrali.
Il Ministro ha inoltre menzionato l’Accordo di Programma “Caivano e Giugliano 2020” per la “prevenzione del rischio incendi, la gestione dei rifiuti, il controllo del territorio e l’informazione”, l’intesa per la creazione di un Osservatorio Ambientale presso il Real Sito di Carditello, il protocollo sulla raccolta degli pneumatici fuori uso abbandonati su suolo pubblico e altre iniziative rivolte alla sensibilizzazione e allo sviluppo dell’economia circolare.