Sono iniziate le indagini tecniche e gli scavi, mediante mezzi meccanici, come fasi preliminari alla realizzazione, prevista nel marzo 2025, del capping provvisorio di copertura, al trattamento del percolato e del biogas nella discarica di Malagrotta, in provincia di Roma.
Tali attività sono parte del progetto affidato al Raggruppamento aggiudicatario RTI NICO, che nell’ottobre 2024 è stato selezionato come aggiudicatario dell’appalto (pubblicazione del decreto di aggiudicazione con efficacia prot. 4426 del 20/10/2024 trasmessa dall’Unita Tecnica Amministrativa della Presidenza del Consiglio del Ministri) per la realizzazione del capping, del trattamento del percolato e del biogas nella discarica di Malagrotta. RTI NICO ha presentato un’offerta complessiva di € 116.146.300,24, con uno sconto del 7,01%, risparmiando così € 7.304.499 rispetto alla base d’asta.
Avvio del Piano delle Indagini Preliminari
Il Piano delle Indagini Preliminari, presentato da RTI NICO, e approvato il 21 novembre 2024 dal Responsabile unico del procedimento (Ing. Giovanbattista Pasquariello), già nominato dal Commissario, prevede la realizzazione di saggi e sondaggi sull’orizzonte superficiale del corpo discarica (fino a 5 metri di profondità), oltre al prelievo di campioni per analisi chimiche e geotecniche.
Il 18 dicembre scorso si è svolta una riunione di coordinamento indetta dal Commissario unico, Giuseppe Vadalà, per concordare le linee guida delle operazioni cantieristiche. Vadalà ha sottolineato: “dobbiamo raggiungere i cronoprogrammi che abbiamo stabilito, determinando i tempi e deliberando la road map per ogni singolo provvedimento. Quindi appare necessario dare immediatamente avvio alle fasi prodromiche delle lavorazioni, così come abbiamo fatto già con il raggruppamento TREVI (aggiudicatario della gara del polder-cinturazione), nello stesso modo lo stiamo facendo anche con l’aggiudicatario del capping, il raggruppamento NICO. Perché il tempo è un valore di primaria importanza nel raggiungimento della nostra missione.”
Messa in sicurezza di Malagrotta
I lavori effettivi per il capping, il trattamento del percolato e il biogas sono perciò previsti per marzo 2025, con la conclusione fissata nel 2026. Gli interventi sono suddivisi in due principali gare: una da 74,8 milioni di euro per la cinturazione della discarica e una da 116 milioni per la copertura, l’estrazione del biogas e la gestione del percolato. La realizzazione del capping includerà 216 pozzi duali per captare il biogas e emungere il percolato, con un sistema di trattamento in loco del percolato che sarà smaltito in un impianto esterno. Saranno anche installati sistemi di raccolta delle acque meteoriche per prevenire inondazioni a valle e moduli antincendio permanenti per garantire la sicurezza sul sito.
Il Commissario Vadalà ha confermato che il mandato per il momento riguarda esclusivamente la chiusura e l’adeguamento del sito, con la scadenza prevista per il 2026-2027, in relazione ai fondi FSC. I lavori sono già in fase di cantierizzazione e le indagini ambientali sono in corso. La bonifica dei terreni sarà affrontata in una fase successiva. A primavera 2025, probabilmente ad aprile, il Commissario ha promesso di fare un aggiornamento sullo stato dei lavori, con una visita sul sito per monitorare i progressi.
“Non possiamo più sprecare neanche un minuto, e nel prenderci la responsabilità dell’agire e del decidere, occorre avviare le lavorazioni sin da subito. La cantierizzazione delle fasi propedeutiche per la realizzazione del capping è obiettivo primario e target da raggiungere in tempi brevi perchè Malagrotta va adeguata alla normativa immediatamente in linea con quanto già comunicato alla Commissione Ue, lo dobbiamo alla cittadinanza e ai Legislatori che ci hanno assegnato questo compito”, ha concluso Vadalà.