LOTOS è una delle più grandi raffinerie del Paese baltico. Il progetto è affidato all’italiana KT Kinetics Technology, parte del Gruppo MaireTecnimont.
Mammoet ha avuto la responsabilità del trasporto e dell’installazione di diverse componenti di grandi dimensioni e peso, come una vacuum column, un fractionator e due coke drum.
L’espansione e la modernizzazione della raffineria LOTOS è nota come EFRA Project e mira ad eliminare i residui pesanti alla fine del processo di raffinazione. In questo modo il nuovo processo consentirà alla raffineria di produrre, partendo dalla stessa quantità attuale di greggio, ogni anno 900.000 tonnellate di combustibili di alta qualità e 300.000 tonnellate di coke in più rispetto a quanto oggi possibile.
Le nuove componenti necessarie per ammodernare la raffineria avevano un peso compreso tra 60 e 294 tonnellate e dovevano essere sollevate fino a 113 metri d’altezza. La prima componente è arrivata nel porto di Danzica durante la seconda metà dello scorso gennaio. Mammoet ha trasferito le componenti su di una chiatta e le ha trasportate alla banchina della raffineria. Da lì una per una, utilizzando dei treni di carrelli autopropulsi SPMT, sono state trasferite al cantiere, per poi essere sollevate e installate utilizzando una gru cingolata LR 11350 con portata massima di 1350 tonnellate.
“Le attività a noi affidate – spiega Simone Agostinetto, Project Manager di Mammoet – trasferimento via chiatta, trasporto, sollevamento ed installazione, dovevano essere condotte secondo tempistiche molto stringenti, per cui abbiamo dovuto pianificare i lavori con estrema attenzione, perché il minimo ritardo da parte nostra avrebbe potuto avere un impatto molto rilevante sulla costruzione dell’impianto”.
Questo si è rivelato una sfida, in quanto l’inverno a Danzica può essere duro, e il team ha dovuto affrontare neve e fiumi ghiacciati durante i tre mesi in cui il progetto ha avuto luogo.
Un’altra sfida ha riguardato la gru LR 11350, che doveva essere riposizionata nel cantiere durante i lavori. Smontarla e rimontarla avrebbe richiesto troppo tempo, per cui Mammoet ha deciso di spostare la gru intera utilizzando i carrelli SPMT che si trovavano in loco. Questo accorgimento ha fatto risparmiare una significativa quantità di tempo e ha contribuito a portar a termine il lavoro secondo il programma.