L’ultimo capannone convertitori dell’ex area a caldo dell’acciaieria di Piombino è stato abbattuto la mattina del 12 gennaio.
L’intervento, previsto per il giorno 11 è stato posticipato a causa di condizioni meteorologiche che non hanno permesso lo svolgimento delle operazioni come da calendario. La demolizione è stata svolta con successo da F&R e Demiced. iltirreno.it
L’area delle ex acciaierie è oggetto di un progetto da 2,2 miliardi di euro diretto a produrre, attraverso un forno elettrico ad arco in via di progettazione, 2,7 milioni di tonnellate di nastri d’acciaio all’anno e rilanciare l’area industriale di Piombino, riportando così la città ad essere un polo di riferimento per la siderurgia in Italia e non solo.
Ne parla il presidente Giani: “Abbiamo approfondito insieme una serie di aspetti che sono di competenza regionale, come il tema delle autorizzazioni ambientali, i collegamenti, il rapporto con le aree demaniali, tutte questioni che richiedono interventi che dovranno essere portati avanti insieme alla Regione. Penso solo al tema delle bonifiche per le quali è stata la Regione, che aveva messo già a disposizione 47 milioni per la bonifica della falda, a dare il suo assenso allo Stato per riorientare ulteriori 41 milioni del Fondo di Sviluppo e coesione, di spettanza regionale, con cui portare a termine almeno la prima parte di questo intervento fondamentale”.
Il presidente ha definito i tempi della nuova operazione di rilancio abbastanza veloci, “se si pensa – ha spiegato – che si vuole riuscire a costruire qualcosa di pienamente funzionante nel 2027”. (toscana-notizie.it)