L’impianto di compostaggio di Contarina si amplia con una nuova sezione per produrre biometano dal trattamento di umido e vegetale raccolti porta a porta nei 49 Comuni del Bacino Priula. Un investimento di oltre 20 milioni di euro complessivi, di cui 19 finanziati dal PNRR. Lo stabilimento produrrà oltre 4 milioni e mezzo Smc di biometano all’anno che verranno immessi in rete o liquefatti. Il biometano liquido sarà usato per alimentare i 226 mezzi a metano che Contarina impiega per la raccolta stessa dei rifiuti, creando un sistema perfettamente circolare.
Contarina e il Consiglio di Bacino Priula oggi hanno inaugurato l’impianto per la produzione di biometano da rifiuto organico. Un progetto che permette di fare un ulteriore passo in avanti verso la sostenibilità ambientale, unico per il territorio ma anche a livello nazionale: è il primo impianto finanziato dal PNRR che entra ufficialmente in funzione.
Complessivamente l’impianto può produrre oltre 4 milioni e mezzo Smc di biometano all’anno – equivalenti dal punto di vista energetico a 3.380 tonnellate equivalenti di petrolio (tep) all’anno – da cui si possono ricavare 2.770 tonnellate di biometano liquido.
La nuova struttura impiantistica è stata ufficialmente inaugurata dal Governatore Luca Zaia, Presidente della Regione Veneto, dall’On. Vannia Gava Viceministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, e numerose Autorità locali; presente anche il Vescovo di Treviso, Mons. Michele Tomasi.
L’esistente impianto di compostaggio è stato ampliato con una nuova sezione di digestione anaerobica per produrre biometano in forma gassosa e liquida. Oltre ad essere immesso in rete, una parte del bioGNL viene usata per alimentare 226 mezzi di raccolta dei rifiuti, compreso l’organico da cui si produce questo carburante green. Un vero sistema circolare, dove non ci sono scarti.
I vantaggi ambientali dell’uso del biometano sono evidenti: rispetto al gasolio, ad esempio, il GNL produce oltre il 20% in meno di emissioni di CO2eq, minimizzando quelle di SO2 e di PM10 (oltre il 95% in meno).
Il biometano è una fonte rinnovabile che può dare un grande contributo alla transizione energetica nel nostro Paese, per raggiungere l’obiettivo europeo di ridurre le emissioni di gas serra dell’80% entro il 2030.
In Italia, infatti, il biometano ha un notevole potenziale grazie alla disponibilità di diverse fonti di biomasse ed è importante sostenere la realizzazione di impianti simili, proprio perché il biometano può svolgere un ruolo chiave nella decarbonizzazione dei settori energetici e dei trasporti, diminuendo la dipendenza dall’estero e favorendo la circolarità dei processi.
Presenti all’evento anche Catia Bastioli Amministratore Delegato Novamont, Paolo Arrigoni Presidente di GSE-Gestore Servizi Energetici e Stefano Ciafani Presidente Legambiente che – assieme a Massimo Centemero Direttore Generale di CIC-Consorzio Italiano Compostatori e Walter Bertin Vicepresidente di Confindustria Veneto Est – hanno approfondito i temi dell’economia circolare e della transizione energetica.
Un importante progetto per il futuro sostenibile del nostro territorio, reso possibile grazie al contributo di importanti aziende del settore, in particolare Cesaro Mac Import che ha realizzato i lavori per la costruzione della nuova sezione impiantistica, seguendone anche la progettazione esecutiva.
GRUPPO AB, leader nelle soluzioni di sostenibilità energetica, ha fornito per l’impianto la tecnologia di upgrading del biogas, liquefazione del biometano e cogenerazione per alimentare l’intero sistema, e Liquigas, la quale rende possibile l’utilizzo del bio-GNL, nell’impianto interno di rifornimento di Spresiano, progettato, realizzato e manutentato da Liquigas stessa e dove vengono riforniti gli automezzi di Contarina.