“L’agricoltura italiana è in grado, grazie al criterio delle doppie colture su cui si basa il modello del Biogasfattobene, di produrre più cibo e più energia rinnovabile, senza alcuna competizione tra food e fuel, con contributi rilevanti sia per la competitività e la sicurezza del settore agricolo sia per il raggiungimento degli obiettivi nazionali di de-carbonizzazione attraverso i biocarburanti nel settore dei trasporti e il greening della rete nazionale del gas”.
Lo ha detto Piero Gattoni, Presidente del CIB, Consorzio Italiano Biogas, oggi in audizione alla commissione Industria e Ambiente del Senato, dove si discuteva sull’attuazione della direttiva qualità benzina e combustibile diesel e promozione energia da fonti rinnovabili (Atto del Governo n. 369). Il Presidente Gattoni ha illustrato i risultati di uno studio condotto da Ecofys, società inglese di consulenza leader nelle energie rinnovabili, e commissionato dallo stesso CIB.
“Il modello del Biogasfattobene – spiega Gattoni – permette anche la produzione di biometano, carburante avanzato a bassa impronta carbonica, che porta con sé numerose ricadute positive come l’incremento di carbonio e nutrienti nel terreno, il contrasto ai fenomeni erosivi e di dilavamento dei nutrienti e la riduzione nell’utilizzo dei fertilizzanti di sintesi”.
I risultati della ricerca Ecofys sono stati di recente pubblicati anche sul sito ufficiale della DG Energia della Commissione Europea e verranno presentati nel dettaglio durante la prossima edizione di Biogas Italy, gli Stati Generali del Biogas 2017, evento annuale del CIB che si terrà a Roma il prossimo 24 febbraio.