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Disastro ambientale in Ohio per l’incendio di un treno deragliato che trasportava materie tossiche

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A due settimane dal deragliamento del treno in Ohio che trasportava clorulo di vinile e dal “rilascio controllato” dei gas velenosi, continuano i controlli su aria, acqua e terreni della zona di East Palestine colpita dalla nube tossica.

Si contano già migliaia di pesci e uccelli morti, oltre a centinaia di animali domestici con sintomi sospetti. La popolazione residente lamenta malori oltre che problemi di nausea, mal di testa, bruciore agli occhi, eruzioni cutanee. Chiede giustizia e denuncia di essere stata abbandonata dagli amministratori.

La novità delle ultime ore viene dall’Agenzia per la protezione ambientale, l’Environmental Protection Agency (EPA) che ha chiesto alla compagnia ferroviaria di “ripulire il caos creato e pagare per il trauma che ha inflitto alla comunità” di East Palestine. In caso contrario affronterà “gravi sanzioni”, pari a tre volte il costo dello smaltimento dei rifiuti tossici e della bonifica, oltre ad altri 70mila dollari al giorno dalla data dell’incidente. Joe Biden ha fatto eco all’Epa con un post dal suo profilo Instagram: “Decisione saggia. Questo è il loro disastro e devono ripulirlo”.

Il 3 febbraio scorso un treno merci della Norfolk Southern che trasportava prodotti chimici ha deragliato nei pressi della periferia di East Palestine a causa di un problema tecnico coinvolgendo nell’incidente circa 50 vagoni.

Le autorità statunitensi hanno inizialmente negato i possibili impatti sulla salute pubblica e ambientale, decidendo, il 6 febbraio, di procedere con un “incendio controllato” dei 10 vagoni che presentavano sostanze tossiche. Un’operazione decisa per evitare un’esplosione non controllata del clorulo di vinile, liquido utilizzato per produrre pvc e altamente infiammabile.

L’incendio però ha generato una grande nube di fumo, fotografata e postata sui social con grande preoccupazione. I residenti locali hanno dichiarato il decesso di numerosi pesci e animali da giardino immediatamente dopo l’incendio.

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I primi test sulla qualità dell’aria hanno mostrato livelli di inquinamento aumentati ma entro i limiti previsti, quindi le autorità hanno dato il permesso agli abitanti, evacuati per precauzione prima dell’incendio controllato, di rientrare nelle loro abitazioni.

Secondo i cittadini però, l’incendio ha determinato un peggioramento della situazione, poiché la combustione avrebbe rilasciato nell’aria altri due gas nocivi, l’acido cloridrico e fosgene. Come dichiara La Repubblica, l’Epa ha raccontato di aver aperto un’indagine sulla possibile contaminazione del suolo e delle acque superficiali, iniziando a raccogliere nuovi campioni.

Le prime stime parlano di 3500 pesci morti lungo 7,5 miglia di corsi d’acqua a sud di East Palestine, anche se non è chiaro cosa abbia provocato il loro decesso. Seppur confermando la presenza di alcuni composti tossici, la Norfolk per ora si è limitata in un comunicato del 13 febbraio in cui spiega di aver seguito il protocollo e donato 1 milione di dollari a più di 700 famiglie per coprire le spese sostenute dalle loro evacuazioni, ma anche di aver completato più di 340 test dell’aria nelle case insieme all’Epa, controlli che “non hanno mostrato alcun rilevamento di sostanze correlate all’incidente e non indicano un rischio per la salute”.

Intanto Greenpeace, e altre associazioni ambientaliste, hanno immediatamente nosso appelli, affinché venga fatta chiarezza su quanto accaduto e soprattutto affinché se ne parli; la giovane ambientalista Sophia Kianni, di Friday for Future, ha dichiarato che “negli Usa sembra esserci un totale disinteresse per quella che potrebbe essere una delle emergenze ambientali più nocive degli ultimi anni”.

Nei giorni scorsi sono partite le inchieste di New York Times e Washington Post, che stanno evidenziando come la compagnia privata Norfolk Southern negli ultimi anni abbia costantemente accresciuto i suoi profitti, ma anche investito ingenti somme in azioni di lobbying per allentare le regole sulla sicurezza dei trasporti ferroviari.

Di pari passo agli utili (3 miliardi di dollari nel 2022) sono saliti anche gli incidenti a lei imputabili.