Il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, ha firmato il nuovo decreto in tema di incentivi per la produzione del biometano, con un finanziamento di 1,7 miliardi di euro dal Pnrr. Entrerà in vigore dopo la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale, per cui l’avvio delle prime procedure è previsto entro la fine dell’anno.
Gli incentivi sono destinati alla costruzione di impianti per la produzione di biometano sostenibile (da rifiuti organici o agricoli), nuovi o riconvertiti da precedenti produzioni agricole di biogas. Un’azione importante su tre fronti: crescita del gas rinnovabile nell’ambito delle politiche di decarbonizzazione, sviluppo dell’economia circolare e coerenza con le indicazioni europee riportate nel piano RePowerEu, per la riduzione della dipendenza dal gas estero. Il piano di aiuto era stato approvato dalla Commissione Europea esattamente un mese fa.
Il decreto nel dettaglio prevede:
- un contributo in conto capitale del 40% sulle spese ammissibili dell’investimento sostenuto, nei limiti del costo massimo di investimento ammissibile;
- un incentivo sulla produzione, con tariffe differenziate sulla base dei costi degli impianti;
- contingenti di potenza annui messi a disposizione, in linea con gli impegni di spesa del Pnrr, finalizzati a valorizzare il potenziale delle riconversioni degli impianti biogas esistenti e la nascita di nuove produzioni.
L’accesso agli incentivi avverrà tramite aste pubbliche competitive al ribasso sulle tariffe incentivanti che si svolgeranno dalla fine del 2022 al 2024 e comunque fino all’esaurimento delle relative disponibilità economiche del Pnrr. Il decreto entrerà in vigore solo dopo la registrazione della Corte dei Conti e la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale, per cui l’avvio delle prime procedure è previsto entro la fine del 2022.