Un Osservatorio per la Transizione, che unifica e trasforma tutti gli osservatori pubblici permanenti già esistenti in materia sanitaria e ambientale, in uno strumento “formale e rigoroso” di monitoraggio dei diritti costituzionali.
L’iniziativa del Comune di Taranto, che lo istituisce, si ispira al nuovo dettato costituzionale dell’articolo 41 che tutela ecosistemi e sviluppo sostenibile delle comunità, secondo cui l‘iniziativa economica privata “non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla salute, all’ambiente, alla sicurezza, alla libertà”.
L’Osservatorio è uno strumento “aperto al coinvolgimento degli altri enti locali e degli organismi scientifici indipendenti, su tutti Asl Taranto e Arpa Puglia, che raccoglierà – viene spiegato in una nota dell’amministrazione – di continuo le esperienze di partecipazione e informazione sul rapporto con la grande industria”.
Il riferimento è indubbiamente al complesso rapporto tra la città tarantina e l’ex Ilva. L’amministrazione comunale appena rieletta ribadisce che la comunità rappresentata guarda in direzione di un cambio di paradigma economico, chiede la decarbonizzazione dell’area industriale, la rigenerazione del tessuto urbano e delle relazioni sociali, la transizione energetica prospettata dall’Unione europea.
L’Osservatorio per la Transizione offrirà “un insieme di servizi al cittadino arricchito da nuove competenze, come l’analisi dell’impatto delle servitù cittadine dello stabilimento siderurgico, la revisione delle concessioni demaniali in uso ai privati che inquinano o depauperano il sistema territoriale, la predisposizione di strumenti di tutela contro i soggetti che adottano comportamenti lesivi degli indotti locali, o ancora – conclude la nota di Palazzo di Città – il sostegno alle misure di risarcimento assicurate dalla legge ai residenti delle aree più provate dall’inquinamento industriale”.
A tale proposito, rispetto al tema spinoso del deprezzamento degli immobili del quartiere Tamburi, il Comune garantisce che dal prossimo autunno offrirà assistenza gratuita ai cittadini che vorranno percorrere la strada del risarcimento riconosciuto dalla legge.