Partiranno a settembre i lavori di rimozione dei rifiuti dal terrapieno di fronte alla ex Colonia Torino, sul litorale di Massa. La conferenza dei servizi ha rilasciato il parere favorevole all’avvio dei lavori venendo incontro alle attività commerciali che temevano i cantieri aperti a luglio, in piena stagione balneare.
Si partirà con la definizione della bonifica bellica e dopo 20 giorni inizierà la vera e propria rimozione del materiale, con vagliatura per determinarne la percentuale riutilizzabile in sito da stoccare sul posto mentre la restante da smaltire sarà portata via come rifiuto. Al 20 marzo 2023 i lavori saranno finiti.
Il progetto di rimozione dei rifiuti e riprofilatura della zona ricade nell’ambito dell’Accordo di programma sulle bonifiche del 2016, vale 1,7 milioni di euro ed è stato elaborato da Sogesid, società in house del Ministero della transizione ecologica. Appaltato a inizio anno alla General Smontaggi Spa, è stato escluso dalla procedura di Valutazione di impatto ambientale l’8 aprile scorso.
La Conferenza dei servizi (presenti Regione, Sogesid, Arpat, Asl, Vigili del fuoco, Capitaneria di Porto, Ufficio bonifiche e Ufficio pianificazione della Regione oltre al Comune di Massa) ha dato l’ultimo via libera che mancava all’inizio lavori, accogliendo l’istanza di Autorizzazione unica presentata da General Smontaggi.
La rimozione dei rifiuti è un’operazione complessa che prevede verifiche costanti sul cantiere. “Gli aspetti di dettaglio sono ancora da definire ma il nocciolo della questione è risolto – assicura il sindaco di Massa Francesco Persiani – Arpat effettuerà i controlli sui sondaggi del materiale, saranno effettuate 15 celle di scavo da verificare, poi l’impatto acustico, le polveri. A fine lavori, poi, si dovrà procedere al ripristino del profilo della costa con l’installazione di massi ciclopici, alcuni di quelli esistenti ‘ripuliti’ e altri certificati da portare da fuori”.
Chiariti anche alcuni aspetti della viabilità: l’accesso durante l’apertura dei cantieri avverrà lato Viareggio e non più lato Carrara.
