Nel 2021 la raccolta dei RAEE del raggruppamento 3 – apparecchi con schermi – è stata pari a 76.099 tonnellate, con un aumento del 22,21% rispetto al 2020. È quanto rende noto il Centro Coordinamento RAEE che ha pubblicato un focus sulla raccolta.
La filiera denuncia forti criticità nella gestione e nel trattamento dei vecchi dispositivi e chiede al Ministero della Transizione ecologica un allungamento temporaneo dei tempi di stoccaggio e dei quantitativi massimi in giacenza sia per gli impianti di trattamento, sia per i luoghi di raggruppamento gestiti dalla distribuzione e i centri di raccolta comunali.
L’incremento della raccolta di apparecchi con schermi, da sempre caratterizzato da un andamento molto vicino allo zero a causa della sostituzione dei vecchi tubi catodici con le più leggere tv a schermo piatto, ha ricevuto una forte spinta dal cosiddetto “Bonus TV”, l’incentivo statale per l’acquisto di un nuovo apparecchio televisivo in vigore dal 23 agosto 2021. I cittadini hanno beneficiato di quanto previsto dal decreto, pertanto la raccolta nell’ultimo quadrimestre è aumentata del 52,90% rispetto allo stesso periodo del 2020.
L’impatto generato dall’erogazione del contributo è ancora più significativo se si considera l’andamento dell’intero 2021: in media sono state ritirate poco più di 171 ton di R3 al giorno nei primi mesi dell’anno, che diventano quasi 278 ton giornaliere nell’ultimo quadrimestre.
In questo periodo si assiste quindi ad un incremento del 62,45% del carico ritirato quotidianamente, che porta la raccolta dell’ultimo quadrimestre a pesare per quasi il 50% della raccolta annuale di questo raggruppamento.
L’aumento dei quantitativi raccolti si è riflesso sul numero delle richieste di ritiro, anch’esso incrementato nel corso dell’anno: da una media di poco più di 3.500 richieste, nell’ultimo quadrimestre è stata raggiunta una media di oltre 4.800 chiamate mensili, con un carico medio che arriva a sfiorare i 1.800 kg, a fronte dei 1.400 kg del periodo precedente, quasi il 29% in più.
Raccolta e trattamento dei televisori
Il forte incremento dei quantitativi di televisori avviati ad adeguato trattamento ha impattato sulle attività della filiera dei RAEE, che si è trovata ad affrontare forti criticità nella gestione e nel trattamento dei vecchi dispositivi. La distribuzione, da un lato, ha dovuto fronteggiare l’assenza di strutture adeguate a raccogliere grandi quantità di RAEE, le aziende del trattamento, dall’altro, hanno dovuto riadattare i propri processi ad un cambio di mix sbilanciato verso i televisori a schermo piatto, il cui trattamento, a differenza dei televisori a tubo catodico, è ancora prevalentemente di tipo manuale. La necessità di maggiore tempo per il trattamento ha comportato una diminuzione della velocità di rotazione delle unità di carico con la conseguente minore disponibilità di ceste per i luoghi della raccolta.
Per rispondere con una soluzione efficace, nel mese di ottobre il CdC RAEE e le associazioni di categoria del trattamento dei RAEE – FISE Unicircular, ASSORAEE, Assorecuperi – e della distribuzione – Aires, ANCRA e Federdistribuzione – hanno inviato una lettera congiunta al Ministero della Transizione ecologica, in cui si evidenziava la criticità della situazione richiedendo un allungamento temporaneo dei tempi di stoccaggio e dei quantitativi massimi in giacenza sia per gli impianti di trattamento, sia per i luoghi di raggruppamento gestiti dalla distribuzione e i centri di raccolta comunali.
L’accoglimento della proposta, in previsione dell’elevata quantità stimata di televisori che verranno riconsegnati dai cittadini nei prossimi mesi, consentirebbe una gestione dei ritiri, del trattamento e delle vendite più efficiente per l’intero sistema.